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Cambiare questa società è possibile?

Fabio ha scritto: Ciao Pier, oggi, a ridosso della discussione della tesi di laurea, mi sono alzato dal letto un po' teso, ma soprattutto amareggiato per tutto quello che sta succedendo. So che domani sarà un giorno importante per la mia vita, ma in che termini? Alla fine sarò un altro prodotto del sistema che giudica una persona proporzionalmente ai suoi titoli? A volte mi fa stare male l'indifferenza delle persone per le grandi tragedie e mi fa ancora più male il ciarlare che ne facciamo senza fare nulla di concreto! A volte intravedo la bellezza della natura e il potenziale umano che si nasconde in ognuno di noi, ma poi tutto sembra svanire nascosto dalla nebbia dell’indifferenza, dalla decadenza della nostra società. Siamo tutti bravi a plaudire le nostre intenzioni, ma quando arriva il momento di fare qualcosa di concreto troviamo sempre una scusa. Sono triste e amareggiato per l'umanità, per la nostra arroganza e superbia, ma come dice il detto: chi è causa del suo male pianga se stesso! 

Pier ha risposto: Caro Fabio, rilassati e goditi la tua laurea! È vero, un titolo di studio, appena preso, è solo conoscenza, starà a te, poi, decidere come utilizzarlo. Potrai usarlo per essere arrogante e astuto con chi è meno colto e capace di te, o potrai impiegarlo per arricchire questo mondo. Ora, però, goditi questo traguardo. Per ottenerlo avrai dovuto faticare e impegnarti, non vedo per quale motivo rovinarsi un potenziale momento di gioia? Premesso ciò proviamo a riflettere un po' assieme partendo da alcuni punti importanti della tua lettera.

Come altre volte ho sottolineato, parole come “società, mondo, umanità, pianeta” possono facilmente divenire elementi confusivi del pensiero, per nulla utili ad agire concretamente per migliorare le nostre e le altrui vite. Quando pensiamo a cose vaste e impalpabili come la società o l’umanità facilmente cadiamo nello sconforto, nel cinismo o in un fare aggressivo e coercitivo. Ma perché accade questo?

La società esiste unicamente come tessuto di relazioni fatte da singoli individui. Tante singole persone messe assieme formano una società, ma l'idea astratta di società, percepita come una sorta di totalità più o meno omogenea a cui diamo una forma e un colore è un’interpretazione della nostra mente, nei fatti non esiste. È vero che da una serie di accadimenti possiamo determinare la bontà o gravità di una condizione sociale, ma l’idea che strutturiamo nella nostra mente come “totalità” è falsa perché della totalità non potremo mai avere una percezione mentale. Il pensiero, tanto più se generato dalla raccolta di accadimenti, rimane sempre parziale e statico producendo pregiudizi e condizionamenti, precludendoci la possibilità di rimanere sensibili, aperti e intelligenti al sempre nuovo accadere delle cose.

La società è un essere vivo, immenso, dinamico, in perenne mutamento e movimento che sempre sfugge ad ogni tentativo di controllo e gestione di singoli individui o gruppi di potere e governi. È vero che le masse possono essere plasmate dall’esterno, ma mai totalmente e durevolmente. La storia lo dimostra, infatti tutte le ideologie sono fallite, falliscono e falliranno sempre. Comunismo, fascismo, capitalismo, teocrazie, tirannie di varia natura e ispirazione, sono tutte cadute più o meno rovinosamente. E non esito a dire che lo stesso destino attende anche la nostra democrazia se presto non affiorerà in noi l’intuizione e la necessità di comprendere e risvegliare dimensioni più profonde della coscienza su cui fondare nuove relazioni.   Un'ideologia è sempre un'astrazione della mente, una costruzione fatta di idee, regole e obbiettivi in cui si tenta di incanalare un accadere relazionale vasto e mutevole come un possente fiume. La società reale è fatta da tanti singoli individui che pensano, sognano e desiderano cose diverse soggette all’influenza di infiniti fattori di potenziale cambiamento: clima, scoperte scientifiche, psicologiche, emersione di nuovi usi e costumi... Pertanto nessuna ideologia può risolvere i nostri conflitti, anzi, ne è la causa prima perché tenta di gestire i molteplici piani dell’animo umano e l’infinita poliedricità delle nostre relazioni partendo dal livello più superficiale, quello del pensiero organizzativo e coercitivo.

Il pensiero, per quanto possa essere logico, razionale e intriso di buone intenzioni sarà sempre costretto ad esercitare una forza coercitiva sulle masse per contenerle entro i sui confini riproponendo in forme e modi diversi il medesimo conflitto di fondo, quello fra conscio ed inconscio, previsto e imprevisto, legale e illegale, giusto e sbagliato…

Una pluralità di individui può vivere insieme creativamente e pacificamente unicamente quando fra loro sussistono relazioni che scaturiscono da una dimensione interiore libera dalla paura, dall’egoismo e dall’ignoranza. Come può l’ideologia, che nella sua essenza è sempre e unicamente un pensiero di confinamento degli individui in un ordine prestabilito, aiutare le persone ad eliminare l’egoismo, la paura e la violenza che le abita, per poter aprire le porte della coscienza profonda, dove risiedono facoltà mentali ed emotive superiori come l’amore, il coraggio, l’empatia, la vergogna e il rifiuto per la violenza e l’arroganza?

Da secoli, per creare una società sana ed equilibrata, stiamo lavorando partendo dalla mente, da idee di pochi individui o di grandi gruppi potenti che si tentano di applicare alle masse. Molte altre volte si è fatto tutto ciò con l’unico ed esplicito intento di dominare e sfruttare le persone. Ma se osserviamo bene, nonostante le intenzioni di partenza possano essere diametralmente opposte i risultati non cambiano. Ciò accade perché è proprio lo “strumento interiore” da cui partiamo e attraverso cui si interpreta la vita e agisce ad essere profondamente inadeguato.  

Le idee che partono unicamente da un pensiero organizzativo o di gestione e controllo si traducono in programmi d’azione statici, freddi e astratti che ricadono sugli uomini, compresi i loro stessi ideatori e gestori.  

Un'ideologia può imporsi unicamente attraverso un esercizio di forza e condizionamento più o meno intenso, su fasce più o meno estese di popolazione, da parte di chi detiene il maggior potere politico (in realtà da chi detiene la maggiore potenza bellica). Stando così le cose il problema è evidente. Tutto ciò che viene imposto dall'esterno, con la forza, a singoli individui o gruppi di persone, innesca una continua resistenza che nel tempo porta prevalentemente a due conclusioni: l'annientamento di chi si oppone all'ideologia o il sovvertimento dell'ordine precostituito: una “rivoluzione esteriore”. 

Ma qualora un’ideologia fosse anche discretamente accettata dalla quasi totalità delle persone, senza un reale risveglio della coscienza, è comunque incapace di garantire vera pace e prosperità. Chi governa e detiene posizioni di potere ha sempre tutto l’interesse a non cambiare le condizioni socio-politiche che hanno permesso e gli permettono una posizione di privilegio. Ugualmente chi occupa le posizioni sociali più umili e marginali è mosso da desideri di rivalsa, e così la lotta riaffiora non più seguendo linee di fratture ideologiche ma di puro desiderio di potere. La storia, implacabile, ci insegna poi, come nemmeno le più grandi e nobili ideologie rivoluzionarie siano state in grado di realizzare ciò che sognavano. Una volta ottenuto il potere hanno progressivamente ricreato le logiche di potere, dominio e controllo che in principio avevano combattuto strenuamente, generando a volte Governi e Istituzioni ben più disumani di quelli abbattuti e sostituiti.

Analizzando la storia e scrutando l’animo umano credo non si possa fare a meno di concludere che l'unica vera rivoluzione possibile è spirituale. Una rivoluzione della coscienza che nasce unicamente dall'amore e dalla consapevolezza che gli individui sapranno coltivare in se stessi e diffondere nei giovani attraverso una reale educazione interiore basata sullo sviluppo di qualità come la fratellanza, la condivisione, il gioco, la risata, il rispetto reciproco, l’amore incondizionato

L'unica vera rivoluzione possibile inizia con il risveglio della coscienza dei singoli individui, passa poi attraverso le scuole, il ventre delle mamme, la voce serena e forte dei papà, di tutti coloro che conoscono le profondità più libere e sana dell’animo umano e che da lì partono per ascoltare e curare i veri bisogni dell'uomo. Un cambiamento radicale non può in alcun modo nascere dalla mera modificazione di politiche economiche, dall’inasprimento delle leggi o dallo sdoganamento di ogni impulso represso nell’individuo, che oggi va per la maggiore e si usa beffardamente chiamare libertà o progresso. Morire all’egoismo e risvegliare le facoltà più sublimi dell’anima è l'unica base reale su cui fondare una società veramente libera e in pace. Solo così un cambiamento globale potrà forse realizzarsi, anche se è certo che ci vorranno secoli, forse millenni, diversamente del cambiamento che possiamo e dobbiamo attuare in noi ora, presupposto indispensabili per ogni cambiamento più vasto futuro.

Caro Fabio, affermi di vedere la miseria di questo mondo e di intravedere la bellezza che quotidianamente perdiamo. Bene, questo è un buon inizio, ma non fermarti qui, inizia ad essere bellezza! Sii un punto di rottura con il passato, una porta per il risveglio della coscienza. Cosa te lo impedisce? Vuoi vestiti firmati, vuoi essere giudicato e giudicare per il tuo conto in banca, per la macchina che guidi, per la casa che abiti? Vuoi essere amato da qualcuno che ti vede per ciò che possiedi? Vuoi amare per ciò che qualcuno possiede? Non credo, altrimenti non mi avresti scritto. La società come astrazione del pensiero non esiste, ma esisti tu e tutte le persone che incontrerai lungo la tua strada e che potrai contagiare con il tuo modo di essere e di pensare diversamente, liberamente e con amore.

Goditi la tua laurea, gioisci, perché ora che hai più mezzi per operare in questo tempo, ti aspetta una maggiore responsabilità e un maggior lavoro. Sii uno strumento di pace e amore, sii uno strumento del cambiamento che meritiamo!  Congratulazioni e buon lavoro! 

 
Un abbraccio,
Pier

 

 

Tags: Crisi economica, Politica, Riflessioni sulla guerra e il conflitto

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Commenti   

# falco 2011-04-05 20:57
"Potete sbalordire gli esseri umani con le vostre conoscenze, ma questo non basterà a trasformarli.
Le conoscenze sono ovviamente dei mezzi potenti: illuminano e forniscono dei buoni argomenti, ma niente di più. Le persone potranno pur essere informate e aver compreso, ma non è affatto sicuro che si muoveranno.Per trascinarle, dovete comunicare loro la vostra convinzione e il vostro amore. perchè la fede e l'amore animano, stimolano, sono forze vere.
Di fronte alle difficoltà della vita, chi possiede solo il sapere rimane debole,timoroso , esitante. Invece, chi ama ed è convinto ed entusiasta, anche senza sapere grandi cose, continua a camminare, supera gli ostacoli e trascina gli altri"

Omraam Mikhael Aivanhov

Buona vita Fabio , e comunque....... ........... congratulazioni per la tua Laurea..............
con tanto AMORE Monica
# Renato 2011-04-05 23:48
ë una cantilena che mai finisce, e la vita continua con i suoi oggi e i suoi ieri, il domani non esiste perché é giá oggi. Non siamo soli, tutti abbiamo bisogno di tutti: del lattaio, del muratore del contadino e del dottore ognuno col suo fardello le sue gioie e i suoi lamenti .Possiamo nominare grandi figure, grandi uomini come grandi distruttori dell'umanitá ma la ruota continua a girare. Si tocca il fondo e si trova l' energia per ricuperarci.Anc he tu
Fabio apporterai il tuo granello di arena e al final del tuo cammino leggerai l'inconformitá d'altri che come tu inizió questo cammino......
# GiacomoB 2011-04-10 20:20
Ma se razionalmente posso solo ammettere che sono come gli altri perchè in me sto sempre a giudicarli? Cosa ho due nature? E quale è la vera? Tutte e due? Ma come le devo usare?
Io penso che ci siano in effetti queste due nature... lo vedo dal rapporto con la mia amata... Non abbiamo mai sperimentato una tristezza così grande ma abbiamo deciso di fare l'amore come sempre... anche piangendo... Ma che ci prende?
Sicuramente c'è la bestia che sta slegata dalla persona! SICURO! L'ho sperimentato!
# Giorgio 59 2015-12-30 06:05
Ama il prossimo tuo come te stesso...lo sò è difficile,ma non impossibile,poi ... perdona loro poichè non sanno ciò che fanno,stop chiacchere,agir e,subito,adesso ,abbraccia il primo che ti capita, e prova....!!!AUG URI.....

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