La verità vi farà liberi
Tommaso ha scritto: Nel nostro ultimo incontro mi promettesti che quando saresti tornato a scrivere avresti provato a commentare alcune frasi dei Vangeli che amo molto. Tu sei tornato, io pure: eccomi qua! Direi che possiamo iniziare con Giovanni 8, 31-32, "Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
Pier ha risposto: Come promesso tenterò questo libero e personalissimo viaggio all'interno di alcuni importanti passi dei Vangeli. In questi anni abbiamo parlato molto di maestri orientali, ma poco e raramente della figura che forse più di tutte ha determinato la storia politica e spirituale dell'occidente e, credo in particolar modo, della nostra povera e malandata nazione. Perché non provare allora a lasciar risuonare nella coscienza queste millenarie parole restando in ascolto delle intuizioni che possono affiorare? Perché non farlo tutti assieme: l'anno è propizio! Il Signore credo possa solo provare tenerezza e simpatia per questa sua anima libera ed errante, che fra le troppe volgarità di questo tempo prova ad aggiungere uno strumento ad un’antica quanto immortale sinfonia divina. Pertanto grazie a te Tommaso per l'invito e grazie a tutti coloro che vorranno aggiungere la loro musica a questo eterno e sempre nuovo spartito, i Vangeli.
Veritas vos liberat: la verità vi farà liberi, afferma il Maestro. Non le ricchezze, non l'osservanza dei dogmi, non il potere e nemmeno il piacere vi renderà liberi, ma la verità. In una sola frase è contenuto il cuore, la direzione e il senso dell'esistenza umana. La nostra vita trova equilibrio, serenità e significato unicamente quando la investighiamo, quando ci spendiamo completamente in una seria e totale ricerca di verità.
Non possiamo agire, parlare, amare senza aver prima compreso l'essenza, il cuore della nostra stessa vita. Sarebbe come guidare un aereo senza essere mai andati ad una lezione di teorie e di pratica di volo. Eppure le cose stanno così! Spendiamo le nostre vite alla rincorsa di infiniti traguardi, mete sempre nuove, obbiettivi sempre più alti, ambiziosi, lontani e attraenti, lasciandoci fuggire la domanda fondamentale: che significato ha ciò che stiamo facendo? Noi uomini, mai come in questo tempo, sentiamo, pensiamo e agiamo in modo superficiale. Partiamo alla cieca rincorsa del primo desiderio che ci coglie, senza chiederci perché, dove ci porterà e che conseguenze avrà. Ci siamo tremendamente ingannati ritenendo d'essere liberi per il fatto di poter scegliere o sognare di avere cose, oggetti, proprietà... Riteniamo che avere infiniti disideri e orizzonti perseguibili sia libertà, ma non v'è nulla di più falso.
Un cavallo con dei paraocchi, messo in un ippodromo pieno di carote sparse lungo la pista, questo siamo, e questo riteniamo essere libertà. Giriamo in cerchio nell'ippodromo della società mentre grassi e volgari individui scommettono sulle nostre vite, essi stessi prigionieri di tale umiliante situazione. Rincorriamo il successo, ci prostituiamo eticamente e spiritualmente per ottenere posizione, denaro, visibilità. Genuflessi al potere, conniventi, sdegnati pubblicamente, ammiccanti e servili nell'ombra. Questo siamo come popolo, questa è la libertà che sogniamo e che insegniamo ai nostri bambini. Riteniamo che libertà significhi poter blaterare di sesso senza sosta, poter camminare mezzi nudi per le strade, poter vedere culi e tette ovunque, poter guidare macchine potenti, fare viaggi low cost per stare due giorni su una spiaggia lontana, poter comprare l'Ipod, l''Iphone e l'Iminchianeso. Crediamo che libertà significhi togliere il crocefisso dalle aule scolastiche, togliere il velo alle donne mussulmane, togliere a suon di bombe i dittatori di altri paesi, salvo avergli fatto il baciamano la settimana prima. Crediamo che libertà significhi manipolare il DNA, far partorire donne di sessant'anni, far drizzare peni di ottantenni, offendere il Profeta di una religione e proiettare ai festival del cinema film con donne che si masturbano con un crocefisso (Che non sia questo il motivo per cui lo vogliono fuori dalle aule? -sic-).
Tutte queste sono carote marcie gettate da grassi maiali su quella "pista d'ippodromo" che è la nostra povera società, dove tristi e sfiniti cavalli girano senza sosta, convinti di essere prossimi alla vittoria di un'importantissima gara, convinti di essere liberi. Non v'è nessuna vittoria finale in questo assurdo spettacolo, anzi, vi sono solo disperazione e morte ad attenderci.
"Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi", afferma il Cristo. Ma quali sono le parole in cui ci invita a dimorare?
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. (Matteo 5,3-12)
Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Dà a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te.(Matteo 5,38-42)
...amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. (Matteo 5,44-45)
Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto... Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate... (Matteo 6,5-8)
Come si comprende già da questi pochi passi, e come spero avremo modo di riflettere attentamente e profondamente nei nostri prossimi dialoghi, la predicazione del Cristo è un continuo invito al risveglio e all'abbandono della falsità, dei condizionamenti e delle paure.
La verità pertanto inizia con il desidero di vedere, di comprendere, di sentire e imparare. La verità inizia quando si comprende di vivere nella menzogna! Vedere il falso come falso significa fare verità, vedere come ogni desiderio egocentrico conduca unicamente alla solitudine e alla povertà interiore, come ogni esaltazione dell'egoismo non sia altro che un innalzarsi nel vuoto per poi ricadere pesantemente a terra. Fare verità significa vuotarsi di sé per lasciare spazio all'amore e alla vera libertà. Se siamo pieni di noi stessi non v'è posto per sentire e accogliere l'altro e la vita, e senza vita e relazioni profonde la nostra esistenza si riduce a quel deserto che oggi possiamo vedere tutt'intorno a noi.
Il cammino della verità è un sentiero a ritroso, è conversione, un viaggio che dal fuori va verso il dentro, che dal desiderio di possedere molte cose e persone va verso la sostanza, l'essenza, l'essere, la Coscienza originaria, Dio o come si voglia chiamare ciò che in realtà è indefinibile a parole.
La verità non è una cosa che possiamo possedere, un concetto, un'ideologia, un dogma o un credo a cui aggrapparsi, ma un'azione di spogliazione della propria personalità che ci porta ad essere totalmente aperti, vulnerabili e sensibili a tutto ciò che ci accade interiormente ed esteriormente.
Verità è sensibilità, Coscienza, umanità, amorevolezza. La verità è uno stato dell'Essere non un concetto della mente.
Quanto amiamo riempirci la bocca di parole, di vuoto sapere, di conoscenze inutili, di dotte citazioni, di professioni di fede, di appartenenze politiche, religiose, etniche, nazionalistiche: tutte cose che nei fatti ci rendono unicamente aridi di cuore e pertanto violenti, nemici, in guerra perenne gli uni con gli altri. Abbiamo teste abnormi e coscienze minuscole. Gesù infrange le leggi del suo tempo, va contro i dettami della religione istituzionale, cancella dogmi, abbatte barriere, pregiudizi, è indifferente alla tradizione, perché rispetta e riconosce unicamente la realtà e la legge dell'amore, che altro non è che l'unica legge di Dio. La frase: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato", è forse una delle affermazioni che più sintetizzano l'intero agire e predicare del Cristo. Ogni cosa è uno strumento per dare amore e per risvegliare l'uomo all'amore, mai l'uomo deve divenire una vittima da immolare sull'altare di un falso amore, frutto della mente, della parola, dell'idolo del pensiero. Questo lo ritengo il punto fondamentale. Continuamente poniamo le parole, le cose della mente, al di sopra della carne e dello spirito vivo dell'uomo. In nome di Gesù abbiamo sterminato milioni di persone, in nome della pace abbiamo mosso guerre in ogni luogo della terra, in nome della patria abbiamo massacrato milioni di fratelli. Fare verità significa smascherare le menzogne, e la menzogna più grande di tutte è l'egocentrismo.
Dimoriamo pertanto nella Parola, percepiamone l'intima ed eterna verità, sino a divenire donne e uomini pienamente liberi, pienamente capaci di amare.
"Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre! Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6,19-38)
Articolo tratto dal libro "Colombe e serpenti.
Scarica gratuitamente e/o acquista i libri del blog di Dadrim.
Tags: Maestri spirituali, Riflessioni sulla vita
Commenti
Vado al lavoro,va,che mondo...
Giovanni 8, 31-32, "Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
La frase di giovanni ci porta a la parola come guida della nostra vita è come se la parola tracciasse un solco un destino della nostra esistenza e se il solco è il solco di DIO e se lo percorreremo sempre rimanendo fedeli alla sua direzione conosceremo la verità e la conoscenza della verità ci renderà liberi.
Partiamo dalla definizione di verità, Dadrim scrive "La verità pertanto inizia con il desidero di vedere, di comprendere, di sentire e imparare."
Mi permetta Dadrim di essere pienamente d'accordo,se la verità inizia con il desiderio di vedere con gli occhi, di chi ? di chi cono gli occhi che guardano e giudicano, i nostri occhi?, di comprendere con cosa comprendiamo? con il nostro cervello?, di sentire con cosa con i nostri orecchi?, e di imparare, con la nostra coscienza?, come si vede tutto è di nuovo riportato a noi noi vediamo noi comprendiamo, noi sentiamo,e noi impariamo, perciò possiamo dire che ci formiamo una nostra verità egocentrica cioè concentrata su di noi e sulle nostre percezioni che naturalmente non collima con la verità anche essa egocentrica concentrata sulle sensazioni e percezioni del nostro vicino o di nostra moglie.
Il punto è che non esiste una verità assoluta nostra ma esiste una verità assoluta di DIO perché come dice (Matteo 5,44-45) amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti." Dio elargisce i suoi doni su tutti indistintamente senza giudicare superficialment e se uno è degno di ricevere la pioggia o il sole.
Noi siamo portati dalla nostra natura umana a giudicare secondo un nostro personalissimo metro di giudizio e toglieremmo volentieri a molte persone la pioggia o il sole e allora ci dobbiamo domandare chi è nel giusto chi è che afferma la vera verità noi o DIO, quale mai verità possiamo opporre alla verità di DIO se nella nostra vita come dice (Matteo 5,38-42)"Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te."se prendiamo quello che ci accade come la verità che DIO ci propone, allora le parole di Matteo cambiano aspetto non sono più parole che possono sembrare impossibili da accettare, ma consigli per la nostra vita quotidiana, il porgere l'altra guancia assume il significato di un rimprovero di DIO, e noi coscienti di questo lo ringraziamo porgendo al nostro aggressore l'altra guancia e quando lo avremo fatto abbiamo seguito e messo in pratica la verità di DIO e la verità di DIO ci renderà liberi di proseguire il nostro cammino più leggeri e consapevoli della reale verità.
E ogni volta che seguiamo la verità di DIO metteremo un soldino nel granaio del cielo e il soldino messo nel granaio del cielo non verrà mai meno.
Pensiamo a quanto sia stata grande la libertà di san Francesco che compreso questo meccanismo a deciso di lasciare tutto e fidandosi ciecamente di DIO è partito per il mondo con solo il desiderio di mettere in pratica tutti i giorni i consigli che DIO ci a dato tramite i dieci comandamenti e confidando sulla parola di Matteo " Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; "a iniziato il cammino che lo ha portato ha diventare santo.
Naturalmente non possiamo e non dobbiamo essere tutti come San Francesco lui non aveva figli, si estinguerebbe la razza umana, ma dal suo esempio dobbiamo cogliere la verità della sua parola e delle parole di Matteo " la verità vi renderà liberi"
un caro saluto
iliono
Chi ti ha dato il permesso o il consenso di giudicare gli altri? anche il più infimo degli esseri umani è sempre figlio di DIO con quale autorità tu giudichi un tuo fratello agli occhi di DIO ?
Una caratteristica comune a tutti i santi e beati è stata ed è quella di non giudicare gli altri tramite il loro pensiero hanno e accolgono tutti senza domandarsi chi sono e da dove provengono, il nostro pensiero e visione del mondo è molto limitata, se tutto quello che tu descrivi esiste è perché DIO permette che esiste, se Cristo figlio di DIO tramite le sue parole guida e a guidato la chiesa fino ad ora chi sei tu per stabilire che la messa in pratica delle parole di Cristo che la chiesa a fatto fino ad ora non sia coerente e giusta.
Sono pienamente d'accordo con te, quando evidenzi le incongruenze della chiesa cattolica e potrei aggiungerne altre ma il passaggio dal notare le incongruenze al giudicare che non seguono il suoi insegnamenti, non sta a noi farlo il giudizio è solo di DIO,quello che appare a noi ingiusto ci serva come esempio da non fare nella nostra vita quotidiana.
Dentro ogni uno di noi esiste una cosa chiamata coscienza che parla ad ogni uno di noi c'è chi la ascolta e chi non la sente ma c'è ed è questa coscienza che ti dice quando in certe situazioni ai fatto il massimo delle tue possibilità e ci diciamo di essere a posto con la nostra coscienza.
Allo stesso modo quando non siamo a posto con la nostra coscienza sappiamo di aver commesso un errore anche se nessuno lo verrà a sapere.
La nostra coscienza è la presenza di Cristo o DIO come si vuole dentro di noi che ci parla e ci guida e quando commettiamo un errore consapevole sopiamo questo pensiero dentro di noi lo ignoriamo è in quel momento che perdiamo un po della nostra libertà.
La frase che tu riporti per intero collima perfettamente con le parole di Gesù "chiedete e vi sarà dato bussate e vi sarà aperto"
Dio nostro padre conosce i nostri bisogni e i bisogni anche delle persone che sono senza tetto e anche del piccolo essere indifeso.
Dobbiamo fidarci "avere fede" di DIO nostro padre che anche se ai nostri occhi commette delle ingiustizie conosce la vera verità su ogni uno di noi ed esercita la vera giustizia donando ad ogni uno di noi la soddisfacienza dei reali bisogni .
C'è un treno che dieci minuti prima entra nella stazione di Hiroshima e un treno che dieci minuti prima esce da Hiroshima prima che la bomba atomica esploda, possiamo noi giudicare la giustezza con cui DIO a stabilito chi erano i passeggeri del treno che entrava e che usciva dalla stazione , con quale principio avremmo scelto e con quale rimorsi avremmo vissuto dopo tale scelta.
La nostra verità egocentrica fondata sulle nostre percezioni su cui ci basiamo per giudicare quello che è giusto o sbagliato è molto limitata e di conseguenza anche il nostro giudizio lo è.
Nella frase che te riporti in fondo c'è scritto "e te lo donerà in più" ciò significa che DIO a già soddisfatto i tuoi desideri ed ad una tua richiesta ti donerà qualcosa in più, la preghiera che noi possiamo rivolgere a DIO non è altro che bussare alla porta di DIO e chiedere a DIO quello di cui abbiamo bisogno e LUI portatore della reale verità e della reale giustizia ci donerà quello di cui abbiamo vera necessità.
Naturalmente questo non vuol dire che dobbiamo essere pigri e aspettare che solo pregando ci sia concesso quello che secondo noi necessitiamo, il vecchio proverbio " aiutati che DIO ti aiuta" è li ad indicarci come la massima di San Francesco ora et labora che solo dietro ad un nostro fattivo gesto di generosità e altruismo che può essere un sorriso o una parola gentile a chi ti fa del male "porgere l'altra guancia" "che altro non è che lavoro per DIO" esiste la ricompensa di DIO e la elargizione di quel di più di cui parla la frase da te citata perché nel nostro piccolo abbiamo fatto un di più e abbiamo messo un soldino in cielo e quando si mette un soldino in cielo DIO ci rende gli interessi subito lasciando il capitale invariato in eterno .
Le condizione "vivere dimorando nella Parola con gioia." esistono solo quando non ci poniamo il problema ma viviamo la nostra esistenza ringraziando DIO per quello che abbiamo e non ci lamentiamo per quello che non abbiamo e lasciamo che ogni uno di noi viva la sua vita senza essere giudicato da noi, ha lo stesso diritto di noi di esistere e di vivere secondo le sue convinzioni e se queste convinzioni sono diverse dalle nostre pazienza l'amore di DIO è grande imitiamolo solo un po e cerchiamo di allargare il nostro amore verso gli altri senza giudicare gli altri "chi giudica verrà giudicato" non mi ricordo chi lo a scritto ma mi sembra un buon proposito
un caro saluto
iliono
Mi chiedi chi sono,ed io ti rispondo serenamente:Nes suno,non sono niente,sono poca cosa,per questo forse mi e' concesso di sbagliare,per poi potermi rivedere,avere questa possibilita'.E poter avere modo di dire la mia sempre magari sbagliando.Per quanto non mi sembra di aver trincerato giudizi ne' offese ad alcuno,ho semplicemente esposto dei fatti evidenti.Ma non sento il bisogno di giustificarmi,n on voglio parlare di me o di qualunque altra cosa che ci allontana dal tema principale,e cioe' del Verbo di Cristo,quale importanza vuoi che abbiano i nostri rimbecchi di fronte ad un tema cosi' sacro?
Il mio fervore non scambiatelo per peso o giudizio su di voi sbaglio tanto anche io nella mia vita e molti dubbi e paure mi assalgono solo di una cosa sono sicuro ed è quello che cerco di trasmettere credo che DIO esista e che vegli su di noi con amore e comprensione e che ogni uno di noi ha quel che si merita nel bene e nel male anche se sono convinto che il male non esiste.
Non sono invidioso per gli altri se vivono bene o male ma cerco di accettare quello che DIO mi da ringraziandolo e a volte porgendo l'altra guancia e non chiedo mai agli altri di fare le cose che spettano a me
vi prego di perdonarmi se il mio credere è stato scambiato per impeto o altro
cara adelaide le mie domande erano retoriche e non indirizzate a te personalmente, le stesso domande me le pongo anche io quando preso dalla vita di tutti i giorni non sopporto i colleghi e li vorrei mandare molto lontano.
le mie risposte mi riportano al fatto che non sono nessuno uno come tanti che a solo un po di fede in Cristo e in DIO
un abbraccio
iliono
Nel gruppo di cui faccio parte, sono considerato uno spirituale forse eccessivo, spesso non sono compreso e a volte anche deriso, ma ho iniziato un cammino che non posso più interrompere, non posso chiudere gli occhi e far finta che quello che sento e che vedo si traduca in me in spiritualità che mi avvicina a DIO.
Provo a darti una lettura diversa della tua situazione vista dal lato spirituale.
Partiamo dal motivo per cui siamo sulla terra, noi figli di DIO, è un po la stessa ragione per cui i figli nascono e crescono e muoiono, il motivo è L'apprendere, l'imparare, l'accrescere la nostra conoscenza, spirituale, mentale, fisica,
Se per un momento lasci da parte le tue convinzioni e guardi i tuoi dubbi e le tue paure da questo lato con questa ottica, ti accorgi che noi siamo gli allievi e DIO il maestro e che solo il maestro ci da la possibilità di cambiare classe e passare alla classe successiva.
Come tutti i maestri che si rispettano promuove i suoi ragazzi solo quando si rende conto che la lezione che viene affidata all'allievo è stata ben compresa e assimilata solo allora promuove l'alunno.
Se riportiamo questa visione del mondo al tuo caso vediamo che il tuo attuale lavoro (non ho compreso quale sia) è la lezione o compito che il maestro ti ha affidato da svolgere e il passaggio ad una altra attività avverrà solo quando il maestro deciderà che il compito da svolgere sarà stato completato.
Per primo dobbiamo capire quale è il compito che ti è stato affidato, per farti un esempio nel mio caso, io cambio lavoro e per cui colleghi e altro solo quando ho eliminato le mie disarmonie con i colleghi e con il proprietario, solo allora mi viene concesso di cambiare (passare ad un'altra classe), nel tuo caso non so quale sia il compito che il maestro ti ha dato .Per esperienza diretta ti posso dire che se il maestro decide di farti cambiare classe, spiana la strada davanti a te al punto tale che è quasi il nuovo lavoro che ti trova e non il contrario.
Nel suo grande amore che il maestro ha per noi e avendoci donato il libero arbitrio unico essere sulla terra a cui è concesso questo grande regalo ci è permesso cambiare sezione e passare dalla a alla b o alla c ma sempre in quell'anno scolastico dobbiamo rimanere, è questo il motivo per cui anche se cambiamo di nostra iniziativa lavoro, casa,marito,mog lie, il problema si riporrà sotto altre forme ma la sostanza del problema rimarrà inalterata.
Nel finale del tuo commento chiedi cito Solo gli utenti registrati possono visualizzare il testo nascosto!
Come puoi notare fino ad ora il maestro ci è stato vicino, e guidato nei nostri passi in tutte le fasi della nostra vita come un buon padre per i suoi figli prediletti, il problema è che noi abbiamo perso la sensibilità (spiritualità) di notare la sua presenza, come un figlio non si meraviglia della presenza del padre e della madre e del cibo che gli viene dato quando dice di avere fame o sete fino al momento che questi genitori terreni muoiono e allora si sente la mancanza, al contrario dei genitori terreni il maestro non va via la sua presenza è costante solo che non ce ne rendiamo conto diamo per scontato cose che non lo sono.
La nostra sfera interiore e la materia che ci circonda non vanno di pari passo, sono l'una la conseguenza dell'altro.
Quando un architetto decide di costruire una casa il tutto inizia da una cosa molto immateriale l'idea, che si sviluppa nella sua mente modellata e modificata tramite le passate esperienze e poi solo dopo avviene la fase della materialità cioè il disegno della casa, in sintesi la parte mentale e la parte materiale sono una prima e una dopo non vanno di pari passo.
ora devo lasciarti si è fatto veramente tardi se vuoi proverò in un altro commento a rispondere alla tua prima domanda
un abbraccio
iliono
E' proprio vero! La testa parla sempre, discute, dibatte, confonde e si confonde. La coscienza profonda, quello che spesso Dadrim chiama Coscienza originaria, è silenzio. Quanto amo il silenzio, quanto cerco il silenzio. Forse è per questo che sento di rado il desiderio di commentare gli articolo anche se li leggo sempre.
Un caro saluto a tutti! Torno al mio silenzio...
Se facessimo SEMPRE silenzio,questo blog non avrebbe motivo,Dadrim avrebbe potuto fare solo dei lunghi monologhi esentandoci dal commentare,dall 'intervenire,da l confrontarci.An che a dire cazzate come le mie,nessuno e' obbligato a dire la sua,se non gli va,ma se interviene,sare bbe cosa buona e giusta mettersi in gioco,come me,che senza remore e paura di giudizio di apparire questo o quello,si espone.Voi invece,trincera ndovi e facendovi forti dietro i vostri silenzi,fate capolino solo per lapidare ammonimenti. Caro Silvio,se per te e' questo uno di quei radi momenti che hai desiderio di commentare,cosa ,in verita',volevi commentare? o criticare? Buon ritorno ai vostri silenzi.
A parte questo, ho poi specificato di commentare di rado anche se leggo sempre, e questo voleva solo essere un apprezzamento e un segno di condivisione e partecipazione diretto al padrone del blog che ritengo scriva cose importanti poco commentate e condivise. Ma non v'è da stupirsi considerando la società in cui viviamo. Certo è che se quei pochi che commentano si trovano tra le peste e le beghe personali altrui un po' la voglia passa.
Riusciamo a infuocarci anche in uno spazio come questo che mi pare il tentativo di creare un laghetto rinfrescante in un mondo che arde. Se così stanno le cose non v'è da stupirsi che quando ci sono di mezzo soldi e potere la gente si sbrani.
In fin dei conti qui noon v'è nulla di mezzo se non il fantasma del nostro ego.
Sembra proprio vero, l'uomo non può vivere senza problemi e divisioni.
Inoltre, non certo per maleducazione, ma non avevo nemmeno letto i commenti precedenti a colpo d'occhio mi sembravano piuttosto lunghi, e come dicevo sin dall'inizio, sto passando un periodo dove non amo molto parlare.
Mi scuso se ho dato adito a fraintendimenti.
Ora torno al mio silenzio. Senza voler disturbare nessuno.
Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6,19-38)
Ma, mi chiedo io, che colpa ne hanno quei poveretti in africa che muoiono di fame tutti i giorni? Ma il padre ns. celeste lo sa o non lo sa che tutte queste cose servono per vivere? A me sinceramente non convince per niente sta spiegazione, troppo semplicistica e banale. La verità è che senza merito o colpe, a volte i fatti ci cadono addosso e Dio non se ne cura né oggi né domani.
Che pensi tu?
Ciao grazie
RSS feed dei commenti di questo post.