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Religioni, etica e morale

La verità vi farà liberi

Tommaso ha scritto: Nel nostro ultimo incontro mi promettesti che quando saresti tornato a scrivere avresti provato a commentare alcune frasi dei Vangeli che amo molto. Tu sei tornato, io pure: eccomi qua! Direi che possiamo iniziare con Giovanni 8, 31-32, "Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".

Pier ha risposto: Come promesso tenterò questo libero e personalissimo viaggio all'interno di alcuni importanti passi dei Vangeli. In questi anni abbiamo parlato molto di maestri orientali, ma poco e raramente della figura che forse più di tutte ha determinato la storia politica e spirituale dell'occidente e, credo in particolar modo, della nostra povera e malandata nazione. Perché non provare allora a lasciar risuonare nella coscienza queste millenarie parole restando in ascolto delle intuizioni che possono affiorare? Perché non farlo tutti assieme: l'anno è propizio! Il Signore credo possa solo provare tenerezza e simpatia per questa sua anima libera ed errante, che fra le troppe volgarità di questo tempo prova ad aggiungere uno strumento ad un’antica quanto immortale sinfonia divina. Pertanto grazie a te Tommaso per l'invito e grazie a tutti coloro che vorranno aggiungere la loro musica a questo eterno e sempre nuovo spartito, i Vangeli.

Veritas vos liberat: la verità vi farà liberi, afferma il Maestro. Non le ricchezze, non l'osservanza dei dogmi, non il potere e nemmeno il piacere vi renderà liberi, ma la verità. In una sola frase è contenuto il cuore, la direzione e il senso dell'esistenza umana. La nostra vita trova equilibrio, serenità e significato unicamente quando la investighiamo, quando ci spendiamo completamente in una seria e totale ricerca di verità.

Non possiamo agire, parlare, amare senza aver prima compreso l'essenza, il cuore della nostra stessa vita. Sarebbe come guidare un aereo senza essere mai andati ad una lezione di teorie e di pratica di volo. Eppure le cose stanno così! Spendiamo le nostre vite alla rincorsa di infiniti traguardi, mete sempre nuove, obbiettivi sempre più alti, ambiziosi, lontani e attraenti, lasciandoci fuggire la domanda fondamentale: che significato ha ciò che stiamo facendo? Noi uomini, mai come in questo tempo, sentiamo, pensiamo e agiamo in modo superficiale. Partiamo alla cieca rincorsa del primo desiderio che ci coglie, senza chiederci perché, dove ci porterà e che conseguenze avrà. Ci siamo tremendamente ingannati ritenendo d'essere liberi per il fatto di poter scegliere o sognare di avere cose, oggetti, proprietà... Riteniamo che avere infiniti disideri e orizzonti perseguibili sia libertà, ma non v'è nulla di più falso.

Un cavallo con dei paraocchi, messo in un ippodromo pieno di carote sparse lungo la pista, questo siamo, e questo riteniamo essere libertà. Giriamo in cerchio nell'ippodromo della società mentre grassi e volgari individui scommettono sulle nostre vite, essi stessi prigionieri di tale umiliante situazione. Rincorriamo il successo, ci prostituiamo eticamente e spiritualmente per ottenere posizione, denaro, visibilità. Genuflessi al potere, conniventi, sdegnati pubblicamente, ammiccanti e servili nell'ombra. Questo siamo come popolo, questa è la libertà che sogniamo e che insegniamo ai nostri bambini. Riteniamo che libertà significhi poter blaterare di sesso senza sosta, poter camminare mezzi nudi per le strade, poter vedere culi e tette ovunque, poter guidare macchine potenti, fare viaggi low cost per stare due giorni su una spiaggia lontana, poter comprare l'Ipod, l''Iphone e l'Iminchianeso. Crediamo che libertà significhi togliere il crocefisso dalle aule scolastiche, togliere il velo alle donne mussulmane, togliere a suon di bombe i dittatori di altri paesi, salvo avergli fatto il baciamano la settimana prima. Crediamo che libertà significhi manipolare il DNA, far partorire donne di sessant'anni, far drizzare peni di ottantenni, offendere il Profeta di una religione e proiettare ai festival del cinema film con donne che si masturbano con un crocefisso (Che non sia questo il motivo per cui lo vogliono fuori dalle aule? -sic-).

Tutte queste sono carote marcie gettate da grassi maiali su quella "pista d'ippodromo" che è la nostra povera società, dove tristi e sfiniti cavalli girano senza sosta, convinti di essere prossimi alla vittoria di un'importantissima gara, convinti di essere liberi. Non v'è nessuna vittoria finale in questo assurdo spettacolo, anzi, vi sono solo disperazione e morte ad attenderci.

"Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi", afferma il Cristo. Ma quali sono le parole in cui ci invita a dimorare?

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. (Matteo 5,3-12)

Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Dà a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te.(Matteo 5,38-42)

...amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. (Matteo 5,44-45)

Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto... Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate... (Matteo 6,5-8)

Come si comprende già da questi pochi passi, e come spero avremo modo di riflettere attentamente e profondamente nei nostri prossimi dialoghi, la predicazione del Cristo è un continuo invito al risveglio e all'abbandono della falsità, dei condizionamenti e delle paure.

La verità pertanto inizia con il desidero di vedere, di comprendere, di sentire e imparare. La verità inizia quando si comprende di vivere nella menzogna! Vedere il falso come falso significa fare verità, vedere come ogni desiderio egocentrico conduca unicamente alla solitudine e alla povertà interiore, come ogni esaltazione dell'egoismo non sia altro che un innalzarsi nel vuoto per poi ricadere pesantemente a terra. Fare verità significa vuotarsi di sé per lasciare spazio all'amore e alla vera libertà. Se siamo pieni di noi stessi non v'è posto per sentire e accogliere l'altro e la vita, e senza vita e relazioni profonde la nostra esistenza si riduce a quel deserto che oggi possiamo vedere tutt'intorno a noi.

Il cammino della verità è un sentiero a ritroso, è conversione, un viaggio che dal fuori va verso il dentro, che dal desiderio di possedere molte cose e persone va verso la sostanza, l'essenza, l'essere, la Coscienza originaria, Dio o come si voglia chiamare ciò che in realtà è indefinibile a parole.

La verità non è una cosa che possiamo possedere, un concetto, un'ideologia, un dogma o un credo a cui aggrapparsi, ma un'azione di spogliazione della propria personalità che ci porta ad essere totalmente aperti, vulnerabili e sensibili a tutto ciò che ci accade interiormente ed esteriormente.

Verità è sensibilità, Coscienza, umanità, amorevolezza. La verità è uno stato dell'Essere non un concetto della mente.

Quanto amiamo riempirci la bocca di parole, di vuoto sapere, di conoscenze inutili, di dotte citazioni, di professioni di fede, di appartenenze politiche, religiose, etniche, nazionalistiche: tutte cose che nei fatti ci rendono unicamente aridi di cuore e pertanto violenti, nemici, in guerra perenne gli uni con gli altri. Abbiamo teste abnormi e coscienze minuscole. Gesù infrange le leggi del suo tempo, va contro i dettami della religione istituzionale, cancella dogmi, abbatte barriere, pregiudizi, è indifferente alla tradizione, perché rispetta e riconosce unicamente la realtà e la legge dell'amore, che altro non è che l'unica legge di Dio. La frase: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato", è forse una delle affermazioni che più sintetizzano l'intero agire e predicare del Cristo. Ogni cosa è uno strumento per dare amore e per risvegliare l'uomo all'amore, mai l'uomo deve divenire una vittima da immolare sull'altare di un falso amore, frutto della mente, della parola, dell'idolo del pensiero. Questo lo ritengo il punto fondamentale. Continuamente poniamo le parole, le cose della mente, al di sopra della carne e dello spirito vivo dell'uomo. In nome di Gesù abbiamo sterminato milioni di persone, in nome della pace abbiamo mosso guerre in ogni luogo della terra, in nome della patria abbiamo massacrato milioni di fratelli. Fare verità significa smascherare le menzogne, e la menzogna più grande di tutte è l'egocentrismo.

Dimoriamo pertanto nella Parola, percepiamone l'intima ed eterna verità, sino a divenire donne e uomini pienamente liberi, pienamente capaci di amare.

"Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre! Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6,19-38)

Un abbraccio
Pier

Articolo tratto dal libro "Colombe e serpenti.

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Tags: Maestri spirituali, Riflessioni sulla vita

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Commenti   

# adelaide 2012-10-06 15:58
Dadrim,Dadrim,l a cosa stupefacente delle tue risposte e' che poi io mi ritrovo senza nulla da dire,nulla da commentare,mann aggia a me e alla mia ignoranza! Mi sono profondamente commossa leggendo le cose che scrivi,come riesci bene ad entrare nel cuore traducendo in parole e frasi povere e chiare la Parola del Cristo,da sempre manipolata e distorta.Io solo a te capisco,solo con te mi capisco,solo attraverso te mi intravedo barlumi di Verita' profonde,talvol ta cosi stravolgenti,ta lvolta cosi semplici,talvol ta cosi "come il sole all'imrprovviso ",talvolta cosi grandi e oltre me da mettermi inquietudine.No n parlo di come le tue parole mi coinvolgano per ruffianeria,ne' tantomeno perche' voglio un Maestro,ne ancora per avere riconoscimenti o consensi,bensi' perche' tra tutto il ciarlare che c'e' in giro tu sei l'unico che non cerca glorie,adepti,a lunni,che apre scuole o centri (carissimi) per insegnare a vivere,per professare verita' nascoste,per farsi foriero di chissa' quali Venti Divini.E' questo che c'e' in giro,ovunque,ch iunque e' pronto,pagando, a spiegarti come stanno le cose,ognuno con i suoi trucchetti personali,con i riti particolari,con le mosse e parole giuste...e' in grado di attirare la Verita' e la Provvidenza.Pos so anche ammettere che qualcuno sia in buona fede,sospinto da nobili ideali,ma letteralmente tremo quando cominciano a dire:Cambieremo il Mondo! Giusto stamane ho avuto una diatriba,ho trovato muro,alla fine ho chiesto scusa e sono andata,lasciand oli con le loro convinzioni,sol o mi spiace che tante persone si facciano indottrinare,ch e invece di trovare liberta' e verita',si faranno carico di altro disagio e schiavitu'.
Vado al lavoro,va,che mondo...
# iliono 2012-10-07 08:08
sono contento di rileggerti e felice di poter scrivere del vangelo di cristo e commentare indegnamente parole così alte e pure.
Giovanni 8, 31-32, "Se rimanete nella mia parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
La frase di giovanni ci porta a la parola come guida della nostra vita è come se la parola tracciasse un solco un destino della nostra esistenza e se il solco è il solco di DIO e se lo percorreremo sempre rimanendo fedeli alla sua direzione conosceremo la verità e la conoscenza della verità ci renderà liberi.
Partiamo dalla definizione di verità, Dadrim scrive "La verità pertanto inizia con il desidero di vedere, di comprendere, di sentire e imparare."
Mi permetta Dadrim di essere pienamente d'accordo,se la verità inizia con il desiderio di vedere con gli occhi, di chi ? di chi cono gli occhi che guardano e giudicano, i nostri occhi?, di comprendere con cosa comprendiamo? con il nostro cervello?, di sentire con cosa con i nostri orecchi?, e di imparare, con la nostra coscienza?, come si vede tutto è di nuovo riportato a noi noi vediamo noi comprendiamo, noi sentiamo,e noi impariamo, perciò possiamo dire che ci formiamo una nostra verità egocentrica cioè concentrata su di noi e sulle nostre percezioni che naturalmente non collima con la verità anche essa egocentrica concentrata sulle sensazioni e percezioni del nostro vicino o di nostra moglie.
Il punto è che non esiste una verità assoluta nostra ma esiste una verità assoluta di DIO perché come dice (Matteo 5,44-45) amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti." Dio elargisce i suoi doni su tutti indistintamente senza giudicare superficialment e se uno è degno di ricevere la pioggia o il sole.
Noi siamo portati dalla nostra natura umana a giudicare secondo un nostro personalissimo metro di giudizio e toglieremmo volentieri a molte persone la pioggia o il sole e allora ci dobbiamo domandare chi è nel giusto chi è che afferma la vera verità noi o DIO, quale mai verità possiamo opporre alla verità di DIO se nella nostra vita come dice (Matteo 5,38-42)"Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te."se prendiamo quello che ci accade come la verità che DIO ci propone, allora le parole di Matteo cambiano aspetto non sono più parole che possono sembrare impossibili da accettare, ma consigli per la nostra vita quotidiana, il porgere l'altra guancia assume il significato di un rimprovero di DIO, e noi coscienti di questo lo ringraziamo porgendo al nostro aggressore l'altra guancia e quando lo avremo fatto abbiamo seguito e messo in pratica la verità di DIO e la verità di DIO ci renderà liberi di proseguire il nostro cammino più leggeri e consapevoli della reale verità.
E ogni volta che seguiamo la verità di DIO metteremo un soldino nel granaio del cielo e il soldino messo nel granaio del cielo non verrà mai meno.
Pensiamo a quanto sia stata grande la libertà di san Francesco che compreso questo meccanismo a deciso di lasciare tutto e fidandosi ciecamente di DIO è partito per il mondo con solo il desiderio di mettere in pratica tutti i giorni i consigli che DIO ci a dato tramite i dieci comandamenti e confidando sulla parola di Matteo " Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; "a iniziato il cammino che lo ha portato ha diventare santo.
Naturalmente non possiamo e non dobbiamo essere tutti come San Francesco lui non aveva figli, si estinguerebbe la razza umana, ma dal suo esempio dobbiamo cogliere la verità della sua parola e delle parole di Matteo " la verità vi renderà liberi"
un caro saluto
iliono
# adelaide 2012-10-07 08:09
Quello che vorrei ben comprendere e' fino a che punto, fin dove,ed eventualmente come, le condizioni sia interiori, che esterne/sociali ,possano coesistere armoniosamente affinche' si possa vivere dimorando nella Parola con gioia.Ora faccio un esempio piccolo che mi fa riflettere:La Chiesa,ed e' sotto gli occhi di tutti,come fa a conciliare e convivere, da una parte divulgando i Vangeli e il Messaggio del Cristo,a dall'altra possedendo beni materiali forse i piu' sostanziosi della Terra?Quasi tutti i suoi "messaggeri" d'Amore vivono in uno sfarzo esagerato,basti vedere i fasti dei suoi Palazzi,ecc.Anc he i piccoli parroci hanno la macchina,il cell,non pagano affitto,mangian o gratis,e via dicendo..A me sembra che tutto cio' stoni,strida un pochino con cio' che predicano,tenut o conto che dovrebbero essere,primo,Es empio per il Mondo,secondo; essere coerenti,e non mi sembra che Gesu',pur non essendo un poveraccio,vive sse certo in un simile lusso! Terzo: per mantenere tutto questo ben di Dio(?) certamente impiegheranno forze e tempo,altre risorse,tante risorse sia fisiche che mentali,e cio' non li potrebbe distogliere e distrarre dalla loro umilta' e voto?Fanno beneficenza e quant'altro,ma se si spogliassero di tutto,cosa succederebbe?O se accogliessero nei loro Palazzi tutti i diseredati,gli emigrati,gli emarginati,gli esuli,non sarebbe un meraviglioso esempio?Ci e' dato di sapere?Un'altro punto che vorrei comprendere e' :Citazione:
Non siate dunque in ansia,cosa mangeremo,come ci vestiremo...dimore nel Verbo e tutto il resto ti verra' dato,giacche il Padre tuo sa gia' prima cosa ti necessita...e te lo donera' in piu'..
e' una frase toccante e bisogna avere veramente molta fede,sopratutto quando senti e leggi dei migliaia di senzatetto morti assiderati e di stenti in tutte le strade del modo..o vedere i deboli sopraffatti,gli umili derisi..la fame che uccide milioni di bimbi..si, ,lo so e' una condizione che abbiamo contribuito a costruire tutti noi,Ma la Provvidenza Divina,perche' non viene in soccorso?Non ci e' stato promesso? Come puo' non essere puro di spirito e non dimorare nella Casa del Padre un piccolo essere indifeso?
# iliono 2012-10-07 09:45
Permettimi cara Adelaide di chiederti
Chi ti ha dato il permesso o il consenso di giudicare gli altri? anche il più infimo degli esseri umani è sempre figlio di DIO con quale autorità tu giudichi un tuo fratello agli occhi di DIO ?
Una caratteristica comune a tutti i santi e beati è stata ed è quella di non giudicare gli altri tramite il loro pensiero hanno e accolgono tutti senza domandarsi chi sono e da dove provengono, il nostro pensiero e visione del mondo è molto limitata, se tutto quello che tu descrivi esiste è perché DIO permette che esiste, se Cristo figlio di DIO tramite le sue parole guida e a guidato la chiesa fino ad ora chi sei tu per stabilire che la messa in pratica delle parole di Cristo che la chiesa a fatto fino ad ora non sia coerente e giusta.
Sono pienamente d'accordo con te, quando evidenzi le incongruenze della chiesa cattolica e potrei aggiungerne altre ma il passaggio dal notare le incongruenze al giudicare che non seguono il suoi insegnamenti, non sta a noi farlo il giudizio è solo di DIO,quello che appare a noi ingiusto ci serva come esempio da non fare nella nostra vita quotidiana.
Dentro ogni uno di noi esiste una cosa chiamata coscienza che parla ad ogni uno di noi c'è chi la ascolta e chi non la sente ma c'è ed è questa coscienza che ti dice quando in certe situazioni ai fatto il massimo delle tue possibilità e ci diciamo di essere a posto con la nostra coscienza.
Allo stesso modo quando non siamo a posto con la nostra coscienza sappiamo di aver commesso un errore anche se nessuno lo verrà a sapere.
La nostra coscienza è la presenza di Cristo o DIO come si vuole dentro di noi che ci parla e ci guida e quando commettiamo un errore consapevole sopiamo questo pensiero dentro di noi lo ignoriamo è in quel momento che perdiamo un po della nostra libertà.
La frase che tu riporti per intero collima perfettamente con le parole di Gesù "chiedete e vi sarà dato bussate e vi sarà aperto"
Dio nostro padre conosce i nostri bisogni e i bisogni anche delle persone che sono senza tetto e anche del piccolo essere indifeso.
Dobbiamo fidarci "avere fede" di DIO nostro padre che anche se ai nostri occhi commette delle ingiustizie conosce la vera verità su ogni uno di noi ed esercita la vera giustizia donando ad ogni uno di noi la soddisfacienza dei reali bisogni .
C'è un treno che dieci minuti prima entra nella stazione di Hiroshima e un treno che dieci minuti prima esce da Hiroshima prima che la bomba atomica esploda, possiamo noi giudicare la giustezza con cui DIO a stabilito chi erano i passeggeri del treno che entrava e che usciva dalla stazione , con quale principio avremmo scelto e con quale rimorsi avremmo vissuto dopo tale scelta.
La nostra verità egocentrica fondata sulle nostre percezioni su cui ci basiamo per giudicare quello che è giusto o sbagliato è molto limitata e di conseguenza anche il nostro giudizio lo è.
Nella frase che te riporti in fondo c'è scritto "e te lo donerà in più" ciò significa che DIO a già soddisfatto i tuoi desideri ed ad una tua richiesta ti donerà qualcosa in più, la preghiera che noi possiamo rivolgere a DIO non è altro che bussare alla porta di DIO e chiedere a DIO quello di cui abbiamo bisogno e LUI portatore della reale verità e della reale giustizia ci donerà quello di cui abbiamo vera necessità.
Naturalmente questo non vuol dire che dobbiamo essere pigri e aspettare che solo pregando ci sia concesso quello che secondo noi necessitiamo, il vecchio proverbio " aiutati che DIO ti aiuta" è li ad indicarci come la massima di San Francesco ora et labora che solo dietro ad un nostro fattivo gesto di generosità e altruismo che può essere un sorriso o una parola gentile a chi ti fa del male "porgere l'altra guancia" "che altro non è che lavoro per DIO" esiste la ricompensa di DIO e la elargizione di quel di più di cui parla la frase da te citata perché nel nostro piccolo abbiamo fatto un di più e abbiamo messo un soldino in cielo e quando si mette un soldino in cielo DIO ci rende gli interessi subito lasciando il capitale invariato in eterno .
Le condizione "vivere dimorando nella Parola con gioia." esistono solo quando non ci poniamo il problema ma viviamo la nostra esistenza ringraziando DIO per quello che abbiamo e non ci lamentiamo per quello che non abbiamo e lasciamo che ogni uno di noi viva la sua vita senza essere giudicato da noi, ha lo stesso diritto di noi di esistere e di vivere secondo le sue convinzioni e se queste convinzioni sono diverse dalle nostre pazienza l'amore di DIO è grande imitiamolo solo un po e cerchiamo di allargare il nostro amore verso gli altri senza giudicare gli altri "chi giudica verrà giudicato" non mi ricordo chi lo a scritto ma mi sembra un buon proposito
un caro saluto
iliono
-1 # Marscio 2012-10-29 00:07
Sei messo male... Dovresti prendere possesso di te stesso....hai la mente zeppa di controlli..... Non hai usato una parola tua....toccare la chiesa e come toccare tua moglie.. Sei capace di non farti una opinione? Osservare senza parlare? Quando dico parlare non intendo i suoni che escono dalla bocca, intendo il chiacchierio della tua mente, ma soprattutto ...tu parli...o sei parlato? Se sei tu a parlare puoi sospendere la mente, facci vedere..
# Max 2012-10-07 14:48
Che tristezza Iliono! A me pare che ogni tuo commento sembri un peso, un giudizio, parola stessa di Dio.
# iliono 2012-10-07 14:51
spiegati meglio
# adelaide 2012-10-07 15:30
Che impeto! iliono,che impeto! Sicuro che non mi picchieresti se mi avessi davanti? Magari potrei porgerti l'altra guancia..Sincer amente ho timore delle persone cosi' rigide e tutte d'un pezzo come te,sembri un inquisitore (giudizio?).
Mi chiedi chi sono,ed io ti rispondo serenamente:Nes suno,non sono niente,sono poca cosa,per questo forse mi e' concesso di sbagliare,per poi potermi rivedere,avere questa possibilita'.E poter avere modo di dire la mia sempre magari sbagliando.Per quanto non mi sembra di aver trincerato giudizi ne' offese ad alcuno,ho semplicemente esposto dei fatti evidenti.Ma non sento il bisogno di giustificarmi,n on voglio parlare di me o di qualunque altra cosa che ci allontana dal tema principale,e cioe' del Verbo di Cristo,quale importanza vuoi che abbiano i nostri rimbecchi di fronte ad un tema cosi' sacro?
# iliono 2012-10-07 18:34
scusatemi ragazzi se vi sono sembrato impetuoso e naturalmente nella mia vita sono un bonaccione che non fa e non farebbe male ad una mosca e non sono nemmeno un rigido come mi definisce Adelaide e nelle mie parole non esprimo giudizi nei vostri confronti cerco di farvi vedere le problematiche della nostra vita da un'altra angolazione quella più spirituale.
Il mio fervore non scambiatelo per peso o giudizio su di voi sbaglio tanto anche io nella mia vita e molti dubbi e paure mi assalgono solo di una cosa sono sicuro ed è quello che cerco di trasmettere credo che DIO esista e che vegli su di noi con amore e comprensione e che ogni uno di noi ha quel che si merita nel bene e nel male anche se sono convinto che il male non esiste.
Non sono invidioso per gli altri se vivono bene o male ma cerco di accettare quello che DIO mi da ringraziandolo e a volte porgendo l'altra guancia e non chiedo mai agli altri di fare le cose che spettano a me
vi prego di perdonarmi se il mio credere è stato scambiato per impeto o altro
cara adelaide le mie domande erano retoriche e non indirizzate a te personalmente, le stesso domande me le pongo anche io quando preso dalla vita di tutti i giorni non sopporto i colleghi e li vorrei mandare molto lontano.
le mie risposte mi riportano al fatto che non sono nessuno uno come tanti che a solo un po di fede in Cristo e in DIO
un abbraccio
iliono
# adelaide 2012-10-08 00:36
Di cosa mai dovresti scusarti,caro Fratello Iliono? se lo fai tu dovrei farlo mille volte anch'io! Ci siamo scambiati vivacemente quattro parole, tutto qua',e' andata,continui amo a camminare insieme,e accettiamo il fatto che spesso ci specchiamo l'uno dentro l'atro,ed essendo,almeno per quanto mi riguarda,ancora lontani dalla Casa del Padre,e' umano che ci riflettiamo vicendevolmente le ombre nascoste nei nostri cuori,fin quando penseremo di essere soli, separati, sara' cosi,ma quando avremo trasceso tutti i nostri conflitti interiori,ci vedremo come una cosa sola,un'unico cosmico Dio! Come potrei mai essere diversa da te,o da chiunque altro,se voi siete me e viceversa?Come potrei mai ferire un mio fratello senza causare ferita ancor piu' grande a me stessa? Anche un solo cattivo pensiero,un rancore,un'offe sa,dei sentimenti egoistici,sono tutti impedimenti,che non solo ci sbarrano la Via,ma ci fanno regredire.Cammi niamo insieme,dunque, amandoci cosi come siamo,imperfett i,mediocri,umil i.Caro Iliono, siamo tutte Anime Erranti, percorriamo tutti la stessa Strada verso il Padre Nostro,ognuno come sa,come puo',accogliamo ci,incontreremo Fratelli con le stampelle,Frate lli scalzi,Fratelli con la Ferrari,Fratell i che imprecano,Frate lli che vogliono tornare indietro,Fratel li che non si godono il Viaggio,per arrivare subito...Lo vedi quante e varie manifestazioni di Dio siamo? Ora lasciamo a questo giorno il suo affanno,e facciamo che domani si preoccupi da se' di se',noi dimoriamo in noi,in Dio,solo qui' potremo sentire la Parola,l'unica e sola Verita'.
# adelaide 2012-10-09 16:39
Noto con grande tristezza che quasi nessuno e' intervenuto a fronte di un tema che puo' dare possibiita' di riflessione,con fronto,chiarime nti ai tanti nostri conflitti.Mi sarebbe piaciuto relazionarmi per comprendere alcune cose,essendo io grossolana di spirito,non ci arrivo a certe cose,alla comprensione dei miei dubbi esternati nel mio secondo commento,per esempio.Qualcun o di voi mi aiuta?Sopratutt o nella parte finale dello scritto di Dadrim,e che io ho riportato in citazione.La cosa mi riguarda personalmente,g iacche' sento di voler chiudere un ciclo lavorativo per me consumato,ho dato,ho avuto,ma non me la sento piu' di continuare,e fisicamente mi pesa troppo.L'altern ativa? la strada! Dal momento che non possseggo proprio nulla,e onestamente tornare "sotto padrone" non mi va tanto,considera ndo pure che alla mia eta' e' arduo trovare qualcosa.Avrei qualche idea per la testa,ma purtroppo anche solo per respirare si deve pagare,mettersi in regola con le leggi,e se lo facessi senza copertura legale,rischier ei molto piu' di quel poco che andrei a guadagnare e che mi starebbe bene.Ora,al di la di tutto questo,perche' ho timore di affidarmi al Padre Nostro? Perche' e' cosi' radicata la paura e cosi' lontana la Fede?Perche' non riesco a provare,esperir e,nella materialita' della vita sociale cio' che sto gia provando nella sfera interiore?Le due cose non dovrebbero andare di pari passo?Si,talvol ta mi dico.Mi butto,come va va,ma poi arriva il pensiero delle persone che in qualche modo dipendono da me,sono scuse? Paure infondate? solo paura e basta? Oh Padre Nostro,ti ho affidato il mio spirito,perche' non accogli con compassione anche questa povera mente indegna e infedele?
# iliono 2012-10-09 23:43
cara Adelaide, come vedi sono solo ancora io, mi sembra un dialogo solo tra noi e in verità mi spiace perché l'argomento e vasto e infinito.
Nel gruppo di cui faccio parte, sono considerato uno spirituale forse eccessivo, spesso non sono compreso e a volte anche deriso, ma ho iniziato un cammino che non posso più interrompere, non posso chiudere gli occhi e far finta che quello che sento e che vedo si traduca in me in spiritualità che mi avvicina a DIO.
Provo a darti una lettura diversa della tua situazione vista dal lato spirituale.
Partiamo dal motivo per cui siamo sulla terra, noi figli di DIO, è un po la stessa ragione per cui i figli nascono e crescono e muoiono, il motivo è L'apprendere, l'imparare, l'accrescere la nostra conoscenza, spirituale, mentale, fisica,
Se per un momento lasci da parte le tue convinzioni e guardi i tuoi dubbi e le tue paure da questo lato con questa ottica, ti accorgi che noi siamo gli allievi e DIO il maestro e che solo il maestro ci da la possibilità di cambiare classe e passare alla classe successiva.
Come tutti i maestri che si rispettano promuove i suoi ragazzi solo quando si rende conto che la lezione che viene affidata all'allievo è stata ben compresa e assimilata solo allora promuove l'alunno.
Se riportiamo questa visione del mondo al tuo caso vediamo che il tuo attuale lavoro (non ho compreso quale sia) è la lezione o compito che il maestro ti ha affidato da svolgere e il passaggio ad una altra attività avverrà solo quando il maestro deciderà che il compito da svolgere sarà stato completato.
Per primo dobbiamo capire quale è il compito che ti è stato affidato, per farti un esempio nel mio caso, io cambio lavoro e per cui colleghi e altro solo quando ho eliminato le mie disarmonie con i colleghi e con il proprietario, solo allora mi viene concesso di cambiare (passare ad un'altra classe), nel tuo caso non so quale sia il compito che il maestro ti ha dato .Per esperienza diretta ti posso dire che se il maestro decide di farti cambiare classe, spiana la strada davanti a te al punto tale che è quasi il nuovo lavoro che ti trova e non il contrario.
Nel suo grande amore che il maestro ha per noi e avendoci donato il libero arbitrio unico essere sulla terra a cui è concesso questo grande regalo ci è permesso cambiare sezione e passare dalla a alla b o alla c ma sempre in quell'anno scolastico dobbiamo rimanere, è questo il motivo per cui anche se cambiamo di nostra iniziativa lavoro, casa,marito,mog lie, il problema si riporrà sotto altre forme ma la sostanza del problema rimarrà inalterata.
Nel finale del tuo commento chiedi cito
Come puoi notare fino ad ora il maestro ci è stato vicino, e guidato nei nostri passi in tutte le fasi della nostra vita come un buon padre per i suoi figli prediletti, il problema è che noi abbiamo perso la sensibilità (spiritualità) di notare la sua presenza, come un figlio non si meraviglia della presenza del padre e della madre e del cibo che gli viene dato quando dice di avere fame o sete fino al momento che questi genitori terreni muoiono e allora si sente la mancanza, al contrario dei genitori terreni il maestro non va via la sua presenza è costante solo che non ce ne rendiamo conto diamo per scontato cose che non lo sono.
La nostra sfera interiore e la materia che ci circonda non vanno di pari passo, sono l'una la conseguenza dell'altro.
Quando un architetto decide di costruire una casa il tutto inizia da una cosa molto immateriale l'idea, che si sviluppa nella sua mente modellata e modificata tramite le passate esperienze e poi solo dopo avviene la fase della materialità cioè il disegno della casa, in sintesi la parte mentale e la parte materiale sono una prima e una dopo non vanno di pari passo.
ora devo lasciarti si è fatto veramente tardi se vuoi proverò in un altro commento a rispondere alla tua prima domanda
un abbraccio
iliono
# adelaide 2012-10-10 07:58
Ciao,Iliono,gra zie della tua presenza,se cosi' e', teniamocela serenamente!Mai ,MAI,per un solo istante mi sento sola,anche se vivo sola,mai,mai per un solo istante mi allontano volutamente dalla Dimora del Signore,la Mia Dimora, Dimora infinita e perpetua dell'Esistenza, mai,mai per un solo istante non ne sento l'avvolgente abbraccio,e mai divengo immemore di cio'.Tutto questo accade senza scelta,senza sforzi,senza eccessi,senza estremismi,ma nella quiete totale.E questa condizione soave si proietta all'esterno,fac endomi vivere le relazioni di qualsivoglia tipo in maniera serena,ottimale .Ho superato nel tempo conflitti e dualita' relazionali,ogg i,parto sempre dal mio Centro,dal mio Altare interiore,per (non) reagire a quelle che una volta credevo provocazioni,qu elle che una volta,partendo dalla periferia,porta vo al Centro,caricand olo ulteriormente di altri nomi, altre memorie,altri inutili conflitti.Quind i i miei rapporti di lavoro sono estremamente buoni,forse ottimi,con tutti.E' che sento di aver esaurito una fase,tutto qua! Perdonami,ma non credo alla storia dei "compiti" assegnateci da Dio,Egli,son sicura,vuole che noi desideriamo la Vita,proviamo,l a Vita,esperiamo, anche sbagliando,la Vita.allo stesso modo in cui la Vita perpetua e desidera se stessa,invitand oci costantemente fare la sua volonta',come gia' fa tutto cio' che e',obbedendo ed abbandonandosi all'Intento Divino. Quindi mi e' piu' facile credere che egli abbia altri disegni in serbo per me,e ci suggerisce di abbandonarci a Lui.L'unico svantaggio/vant aggio? che abbiamo noi umani e' che siamo dotati di una mente,ed invece di metterla al Suo servizio,la mettiamo al servizio del nostro ego,del nostro passato,delle nostre memorie,della nostra effimera ed illusoria condizione sociale,e sempre proiettata nel futuro,come se questi fosse il cappello del prestigiatore,d al quale tirare fuori la risoluzione di tutti i nostri confitti e situazioni.,fin ora irrisolti.
# Silvio 2012-10-10 15:39
Dadrim dice: "Abbiamo teste abnormi e coscienze minuscole".

E' proprio vero! La testa parla sempre, discute, dibatte, confonde e si confonde. La coscienza profonda, quello che spesso Dadrim chiama Coscienza originaria, è silenzio. Quanto amo il silenzio, quanto cerco il silenzio. Forse è per questo che sento di rado il desiderio di commentare gli articolo anche se li leggo sempre.

Un caro saluto a tutti! Torno al mio silenzio... 8)
+1 # pamitrano 2012-10-10 18:34
Bravo Silvio, mi sei piaciuto, silenzio....... .
# adelaide 2012-10-10 19:22
Be'.anche a me siete piaciuti! Sono veramente lieta per voi che siete cosi' completi ed equilibrati da non aver mai niente da dire,se non per ammonire chi,ahime',come me ne ha tanto.Dove sta per voi il problema? Perche' se avete oltraggiato il vostro silenzio per intervenire sulla mia testa confusa,cosa,pe raltro, di irrilevanza minuscola (come la mia testa),qualcosa deve avervi infastidito.Ma il vostro sacro silenzio,non avrebbe dovuto gia' elevarvi a trascendere anche e sopratutto questi banali fastidi? Perche' si presuppone che la vostra testa sia evoluta,al contrario della mia,e una testa evoluta non si abbassa a commentare simili pochezze,sempli cemente,non se ne cura!
Se facessimo SEMPRE silenzio,questo blog non avrebbe motivo,Dadrim avrebbe potuto fare solo dei lunghi monologhi esentandoci dal commentare,dall 'intervenire,da l confrontarci.An che a dire cazzate come le mie,nessuno e' obbligato a dire la sua,se non gli va,ma se interviene,sare bbe cosa buona e giusta mettersi in gioco,come me,che senza remore e paura di giudizio di apparire questo o quello,si espone.Voi invece,trincera ndovi e facendovi forti dietro i vostri silenzi,fate capolino solo per lapidare ammonimenti. Caro Silvio,se per te e' questo uno di quei radi momenti che hai desiderio di commentare,cosa ,in verita',volevi commentare? o criticare? Buon ritorno ai vostri silenzi.
# Silvio 2012-10-10 21:46
Cara Adelaide, non so cosa ho fatto di male. Ho citato un pezzo della risposta di Dadrim che in questo momento mi ronza molto in testa, forse perché è un mio problema, infatti desidero fare silenzio perché dopo anni di parole, dovute al mio lavoro, ora che non l'ho più posso mettermi in pace, e sento quanto mi sia mancato. Non che mi riesca di fare quel vuoto pacifico di cui qui spesso sento parlare e che mi chiama molto, ma solo sentirne parlare mi fa stare bene.

A parte questo, ho poi specificato di commentare di rado anche se leggo sempre, e questo voleva solo essere un apprezzamento e un segno di condivisione e partecipazione diretto al padrone del blog che ritengo scriva cose importanti poco commentate e condivise. Ma non v'è da stupirsi considerando la società in cui viviamo. Certo è che se quei pochi che commentano si trovano tra le peste e le beghe personali altrui un po' la voglia passa.

Riusciamo a infuocarci anche in uno spazio come questo che mi pare il tentativo di creare un laghetto rinfrescante in un mondo che arde. Se così stanno le cose non v'è da stupirsi che quando ci sono di mezzo soldi e potere la gente si sbrani.
In fin dei conti qui noon v'è nulla di mezzo se non il fantasma del nostro ego.
Sembra proprio vero, l'uomo non può vivere senza problemi e divisioni.
Inoltre, non certo per maleducazione, ma non avevo nemmeno letto i commenti precedenti a colpo d'occhio mi sembravano piuttosto lunghi, e come dicevo sin dall'inizio, sto passando un periodo dove non amo molto parlare.

Mi scuso se ho dato adito a fraintendimenti.
Ora torno al mio silenzio. Senza voler disturbare nessuno.
# pamitrano 2012-10-11 05:20
Si silenzio Signora Adelaide non vuol dire "siete gia' completi, illuminati, eccetera, guardi che siam tutti sulla stessa barca, il fatto e' che vi dilungate troppo, forse questo a qualcuno piace ad altri no, tutto qui. Saluti
# adelaide 2012-10-11 07:11
Grazie per aver risposto,in fondo sapevo che l'avreste fatto! gentile Silvio,forse ha ragione quando dice che alla fine il fantasma del nostro ego prende il sopravvento,mi rendo conto di essere cosi grossolana,e sono sempre qui appunto per migliorarmi,anc he attraverso i vostri commenti,che ,alla fine,sono sempre degli spunti per riflettere,per rivedermi continuamente.A ncora grazie!
# pranoteki 2012-10-18 14:00
ciao Dadrim, ben tornato. Volevo condividere con te un pensiero, o meglio, una provocazione in merito ai vangeli:
Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6,19-38)
Ma, mi chiedo io, che colpa ne hanno quei poveretti in africa che muoiono di fame tutti i giorni? Ma il padre ns. celeste lo sa o non lo sa che tutte queste cose servono per vivere? A me sinceramente non convince per niente sta spiegazione, troppo semplicistica e banale. La verità è che senza merito o colpe, a volte i fatti ci cadono addosso e Dio non se ne cura né oggi né domani.
Che pensi tu?
Ciao grazie
-1 # Marscio 2012-10-28 23:53
Salve sono Marco. Belle parole di krisnamurti tratte da Liberta' dal conosciuto e adattate ai nostri con l'aggiunta dell'ipod, ma al tempo di Gesu' a malapena possedevano stracci per coprirsi. E' evidente che in questo blog si cucina minestrone. Ti che leggi Krisnamurti sai bene che lui era contrario ai guru, ora ti spiego il perche' : il guru e' un assettato di fama notorieta' e santita' a causa di un super ego. Alla verita' si giunge senza ego, e senza ego si prosegue il cammino. Tutto il resto e' falso, tanto e' vero che le tue parole rubate a krisnamurti col passo 8,32 sono totalmente fuoriluogo. I vangeli subiscono correzioni e adattamenti ogni anno, e' un fatto commerciale, tu non lo sai, leggi poco e cogli meno.... Troppo ego, 50 anni fa ancora trovavi versioni che dicevano: Un giorno la mente cerchera' la verita' e la verita' ti rendera' libero. In termini tecnici avviene il processo neurofisiologic o che in india e cina e altrie parti del mondo e' chiamato nirvana. Le parole dei discepoli del gesu' erano gia da 600 anni tormentone quotidiano del buddha, che non dimenticarti a sua volta si spaccia per buddha e viene cacciato dall india, lo zen nasce in cina a causa del suo ego affamato di santita'. A causa dei suoi insegnamenti oltre 11000 tecniche gia' nel 1300 non portano alla realizzazione spirituale. Il passo 8,32 lo comprendi dopo il nirvana. Ma consegui il nirvana non fai il guru. Tu dove ti trovi? Guru o nirvana? Dici di fare crollare l'ego, bene, comincia.
# Marì 2012-10-29 17:04
Non riesco a capire questo commento. A chi è rivolto? Le parole possono essere rubate a qualcuno? C'è qualcosa che non è stato già detto infinite volte da infinite persone in infiniti modi? Chi può parlare dell'ego? Chi dice "ora ti spiego il perché"?! Tento solo di capire come qualcuno si possa permettere di dire "ti spiego io" e giudicare. Infine, io penso che Krishnamurti anche se continuò a dire di essere contro guru, maestri ecc, non ha mai smesso di sostenere e divulgare il suo pensiero e quindi per quanto mi riguarda è stato un punto di riferimento, un maestro, altrimenti stava a casa sua e non scriveva diari e non teneva le conferenze. E sempre per quanto mi riguarda, essere discepoli di qualcuno vuol dire cercare la verità, che sia o meno la strada giusta. Una persona che ha conseguito il nirvana è il tutto e quindi può essere anche un guru, non un fatto di ego ma dell'amore. Ma se vogliamo parlare del fare il guru è un'altro tema.

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