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Spiritualità

Che altro dire?

Paolo ha scritto: Carissimo Pier, leggo le tue risposte e i tuoi scritti sin dai primi tempi del blog e li trovo veramente belli e utili. Solo una cosa: dici sempre la stessa cosa! In un modo o nell'altro ripeti sempre le stesse cose: ritorniamo all'Essere, rimaniamo consapevoli, abbandoniamo il nostro egoismo. Vero, bello, tutto giusto, ma non credi che ci sia qualcosa in più da poter dire o discutere?

Pier ha risposto: Gentile Paolo, la tua domanda è molto importante! Chi legge o ascolta parole che invitano alla conoscenza di sé e del significato ultimo delle nostre vite, prima o poi incappa sempre nella sensazione che quel che sente o legge non sia abbastanza. Ma dal mio punto di vista non v'è proprio nulla in più da dire e nulla in più da ascoltare! Il punto è questo: abbiamo fatto esperienza di quel che leggiamo e ascoltiamo? Questo è il punto! Se tu avessi fatto una minima esperienza di quella dimensione a cui tento di indirizzare attraverso queste pagine non penso che mi porresti una domanda del genere. Cosa v'è più del fare esperienza dell'amore e della libertà? Cosa rimane in più da desiderare?

Il mondo e l'umanità sono in fin di vita per tutto quel “in più” a cui crediamo, che accumuliamo e per cui lottiamo. È vero, in un modo o in un altro, ripeto sempre la stessa "Cosa", e devo ammettere che spesso provo un grande sconforto nel vedere quanto "Questa Cosa" non sia voluta, compresa e desiderata. Forse se parlassi di come fare più denaro, di subrette, politici e pornografia, sarei più letto, più ascoltato, più capito, ma a quale scopo? Cosa v'è da sentire e capire in realtà fra tutte quelle cose che riempiono la maggior parte dei nostri giornali e programmi televisivi?

Gentile Paolo, tu dice: "vero, bello, tutto giusto, ma non credi che ci sia...". Vero, bello, giusto? Ma di cosa stai parlando? Di un vestito per il sabato sera che oggi mi metto e domani cambio? Tu devi aver letto, inizialmente, come altri, alcuni articoli di questo spazio senza comprendere bene, un po' incuriosito, un po' divertito dai commenti delle persone, dalle storielle, dalle immagini, dalle canzoncine. Poi, lentamente, hai iniziato a sentire che più leggevi, più le parole diventavano poche, sempre uguali, quasi monotone. Più hai iniziato a comprendere e più hai sentito che tutto ciò che v'è in queste pagine non serve a nulla se non si lavora realmente su di sé. Ora, non fuggire nell’idea di un “in più”, rimani con te stesso e interrogati realmente, guardati, rimani nel presente, comprendi che tutte le parole del mondo non serviranno a nulla se non le trasformerai in un'esperienza reale. Quel “in più” che senti è solo un sogno della tua mente, un trucco per fuggire da te stesso.

Paolo, non andare a cercare un "in più", rimani in compagnia di quel messaggio sempre uguale, rimani nel silenzio e nello smarrimento della tua mente, non cercare ulteriori parole. Quel messaggio, infatti, è esperibile solo nel silenzio, quel silenzio che è spazio assoluto e incontaminato dal pensiero, dalle cose della mente e dai moti del tempo, quel silenzio che è ZERO ASSOLUTO, né somma, né sottrazione, ma zero, zero assoluto!

Al di là di tutto ciò che altro v'è da dire?

 

Tags: Riflessioni sulla vita, Pace della mente

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Commenti   

# Renato 2012-02-22 21:10
...dopo aver letto le parole di Paolo mi e' venuto alla mente una frase appresa sui banchi di scuola, tanti ma tanti anni fa...
" risus abundat in ore stultorem"....
Forse non c' azzecca ma fa un certo effetto....
# adelaide 2012-02-22 23:43
A ben ragione, a ben vedere,e a ben leggere,alla fine rimane,purtropp o a pochi,solo e unicamente la voglia o intento di ritrovare se stessi.ho letto decine e decine di libri,sulla crescita personale interiore,spiri tuale,ecc,ma tutti,alla fine,hanno un comune denominatore:Pr esenza,Silenzio ,Esperienza sulla conoscenza appresa,e via via Consapevolezza.
ma ahime',e' un lavoro lungo,ostico,ta lvolta sofferente,puo' anche divenire una vera lotta tra due te stessa.Da una parte l'ego,insidioso ,combattivo,vis cido,dall'altra parte,con un po' di consapevolezza acquisita riesco spesso a vederlo,e metterlo a tacere,talvolta invece mi accorgo tardi che mi ha fregata,ma mi succede sempre meno quando sono presente all'accadere della situazione,quan do riesco a stare impassibile e abbandonata come se fossi solo una spettatrice invisibile che guarda la scena..Anche se vivo in conflitto con me stessa,e credo di non andare mai avanti,invece tanti passi,a ben pensarci ,ho fatto,la cosa che mi aiuta di piu' e mi giova molto e' ricercare,duran te il giorno,momenti di silenzio interiore totale,il nulla,la mia mente non esiste,tutto tace,anche se dura solo qualche minuto,mi rilassa,mi fa sentire come nuova.Ma tutto cio',anche se' e' pochissimo,e' perche' ho messo impegno e volonta',tanto tempo.oh,succed e qualche volta che vorrei mandarmi a quel paese,ma so che io non sono i miei pensieri,che essi non riusciranno a farmi perdere la strada acquisita.Io,al contrario di Paolo,che si sente un po' annoiato,leggo e rileggo le "solite cose" che scrive Dadrim,e le sento ogni volta diverse,vi trovo magari qualcosa che mi era voluta sfuggire,o messo imbarazzo..
ora vado a fumare l'ultima sigaretta,prima di andare a letto,sul mio finto balconcino,(una finestra con ringhiera) guardando e perdendomi nel piccolo scorcio di cielo che posso vedere,stasera bellissimo e stellato,in silenzio..
Buonanotte,Anime Randage..

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