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Spiritualità

Un momento di illuminazione o un colpo di sonno?

Piero ha scritto: Mi scusi se ogni tanto le scrivo, ma a volte avverto la voglia di condividere qualche mio passetto o cose che, magari, ho letto su questo blog, sue risposte che appena scorse non comprendo pienamente, ma che poi, dopo tempo, forse, credo di aver meglio compreso. Arrivo al punto: la consapevolezza è “mera” osservazione nel qui e ora, senza giudicare? L'altra mattina andai a dormire alle quattro e mezzo. Due ore dopo mi alzai per recarmi a lavoro. Ero assonnato, stanco, ma “presente”. Avevo così poche energie da sentirmi beatamente svuotato. Non ero stanco fisicamente. Cercavo i pensieri, sembravano scomparsi. Insomma, avevo così poca energia che in maniera casuale non nutrivo i miei pensieri. Ho goduto del mio silenzio mentale, una pace indescrivibile, il battito del cuore impercettibile, lento, beato, senza nessuna voce turbante. Nei minuti successivi ho incontrato della gente, ma il silenzio della mia mente rispondeva alla pace e al silenzio che mi circondava. “Caspita!”, mi son detto. Forse tutto ciò può somigliare a quanto fin ora ho letto? Quindi la consapevolezza, la presenza nelle azioni, l'assenza di giudizio, contribuiscono a far emergere e a rinforzare l'osservatore? La consapevolezza dunque consente il distacco, osservare quelle famose nuvole che passano nel cielo? Difficile da credere, ma la consapevolezza potrebbe consentirci di non credere e non ascoltare noi stessi e il nostro mormorio mentale? Quindi è con la consapevolezza che può emergere davvero l'essenza dell'uomo, l'uomo consapevole, l'osservatore che per primo “non crede al proprio ego”?

Pier ha risposto: Gentile Piero, l’uomo consapevole per me non è colui che non crede al proprio ego, ma colui che ha scoperto che non esiste nessun ego. Il maestro Osho ripeteva sempre che l’ego è come il buio, esiste solo sino a quando non appare la luce. L’idea di essere separati dall’esistenza può offuscare le nostre coscienze solo sino a quando sullo schermo delle nostre menti transiteranno pensieri ed emozioni a cui ci identifichiamo. L’ego non è qualcosa a cui non si dovrebbe credere ma un fenomeno mentale che si dovrebbe osservare per poterne intuire la dannosità e l’inconsistenza. Una bugia, se riconosciuta tale, non è qualcosa a cui si cerca di non credere, ma qualcosa di inutile che non si tiene nemmeno più a mente. Uguale è l’idea, la percezione di esistere come monadi, entità isolate in un mondo caotico.

Gentile Piero, all’alba camminavi in armonia con la pace del mattino e tutto accadeva naturalmente, poi ti sei chiesto se quel che stavi vivendo era beatitudine, meditazione o altro, ed ecco che la pace si è interrotta. La nostra mente se ne inventa di tutti i colori per stare sul palco, vuole sempre essere al centro della nostra attenzione, è veramente egocentrica!

Quando il silenzio accade cosa possiamo dire? Nulla! Sappiamo cosa stiamo vivendo? No! Se lo sapessimo sarebbe qualcosa che proviene dalla memoria, ma la memoria non permette mai di essere nel qui ed ora, non può per sua natura, la memoria è sinonimo di passato. Quando il silenzio accade possiamo solo essere stupiti perché tutto ci è ignoto, tutto ci appare come probabilmente appare agli occhi dei bambini quando sono ancora molto piccoli: misterioso, stupefacente. “Ma come è possibile tutto ciò, si chiedono i più. Il tramonto è bello, l’incontro con una nuova persona mi può suscitare curiosità, ma non esageriamo adesso con tutto questo stupore e meraviglia, in fin dei conti, domani torno a lavoro, a casa c’è mio marito e le bollette arrivano sempre più care”. Così afferma la maggior parte della gente. Ragioniamo in questo modo perché abbiamo paura di vedere la nostra totale ignoranza rispetto alle cose più importanti della vita. Perché siamo nati? Cosa ci accadrà quando moriremo? Questo sconfinato universo, con infiniti soli, infiniti pianeti e il vuoto del suo spazio, illimitato, eterno, dove piccole, infinitesimali creaturine come noi si muovono come granelli di sabbia mossi dai venti del desiderio, dalle tempeste del dolore e da rare brezze d’amore, ci è ignoto!

Per quante leggi la fisica scoprirà, per quante filosofie l’uomo inventerà, l’eternità e l’immensità saranno sempre lì, di fronte ai nostri occhi, per questo spesso decidiamo di vedere solo quel che possiamo misurare e controllare. Le nostre piccole menti non possono nulla rispetto alle domande fondamentali, così creiamo domande e problematiche inutili. Ci inventiamo la gelosia, il possesso, il potere e la fama, una casa più grande, una macchina nuova, un’assicurazione sulla vita… Se solo trovassimo il coraggio per comprendere che lottiamo un’intera vita per accumulare e proteggerci quando in realtà persino l’alba di domani è incerta e ogni progetto futuro è solo un giochino forse concesso, forse negato, probabilmente scopriremmo l’umiltà e inizieremmo ad ammettere la nostra ignoranza. Le domande ultime sull’esistenza umana non possono trovare risposte attraverso il ragionamento, ma possono, se vagliate e contemplate onestamente, toglierci ogni convinzione, mostrarci l’impotenza di ogni processo mentale, lasciandoci, così, nudi di fronte alla realtà.

Caro Piero, quando il silenzio viene perditi in lui, non chiederti nulla, non chiedermi nulla, cosa mai potrei dirti? Non cercare di comprendere la quiete e la serenità che raramente affiorano in te, così gli permetterai di espandersi e crescere sino a divenire la tua stessa natura. Noi non possiamo comprendere il mistero di questa esistenza ma possiamo immergerci in Lui sino a farne parte, sino a dissolverci: questa è l’unica vera risposta possibile. La nostra energia è abituata a muoversi verso l’esterno in modo frammentato. Un po’ qui e un po’ là. Un po’ pensiamo a questo, un po’ a quello, un po’ siamo attratti da una persona, un po’ siamo preoccupai per il lavoro, i figli, il conto in banca. Un po’ siamo felici al pensiero del fine settimana, un po’ siamo tristi al pensiero delle vacanze non retribuite. Insomma, siamo dispersi ovunque, fuori, e mai un secondo qui ed ora. Tutto questo correre, frammentarci e disperderci lo chiamiamo vita energica, attività, interessi, quando in realtà potremmo più correttamente chiamarlo nevrosi. In rari momenti, però, capita di essere immobili. La consapevolezza, non essendo focalizzata su nulla, permette all’energia di ritornare alla sorgente, “nell’eterno presente”, ed ecco che una pace inspiegabile ci avvolge.

Peccato che subito iniziamo a pensare nuovamente, iniziamo a chiederci se questa serenità sia causata dal sole, dalla bella giornata, dal pensiero del film che domani andremo a vedere. La nostra mente non concepisce nulla di immotivato e, così, riparte bloccando la possibilità di incontrare il Presente. Meditare è un tentativo di mantenere consapevolmente la propria energia nel qui ed ora, poiché se siamo consapevoli di quel che stiamo facendo possiamo evitare che la nostra vecchia mente ciarlona ci riporti a sé. Questo processo però non è causato da un scarsa energia, anzi, è il prodotto di un accumulo di energia in un unico punto: il Presente. Quando l’energia giace in sé e per sé, la consapevolezza erompe oltre gli argini del pensiero.

Un caro saluto,

Pier

 

Tags: Equilibrio interiore, Pace della mente

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Commenti   

# pamitrano 2011-12-22 06:26
Mi sembra gentile Pier, che lei abbia fatto sia la domanda che la risposta. In ogni caso molto soddisfacente, almeno a mio avviso. Complimenti per la chiarezza di cio' che ha espresso, e colgo l'occasione per augurare Buon Risveglio a tutti.
# adelaide 2011-12-22 11:18
entrambi i commenti sono ben esposti,dettagl iati,di facile comprensione,ma oggi voglio fare il bastian-contrar io,e chiedervi se e quante persone conoscete che abbiano raggiunto una tale consapevolezza, o quanto meno ci sono vicini,e, ancor meno,quanti hanno il sapere, la conoscenza e coscienza che nel silenzio si possono avere tutte le risposte che infinite chiacchiere e azioni non possano fare..Caro Dadrim, suppongo che tu viva tra noi, che tu abbia a che fare,come tutti,con la piu' disparata Umanita',o ti vai a cercare con il lanternino solo persone simili a te nella concezione della vita,non so,ma vorrei chiederti se ti rendi conto,di quante poche,pochissim e persone,vivono con un briciolo di consapevolezza, tutto il resto e' cosapevolmente strafottente,ig nara,o immemore
delle infinite possibilta' che puo' dare la pace interiore,tenut o conto che non sanno nemmeno cosa significa.Tutte belle parole,le tue,ma non so dove e come possano possano andare ad attecchire un cuore duro,abituato ad una sola unica vita:quella che conosce e vive!Sordi,muti ,ciechi,non solo,ma criticano e deridono chi osa prospettargli piu' vaste e gratificanti modi di potersi porgere sia a se stesso che al mondo.Ostruzion ismo,ecco quello che c'e',
Io resto muta,ormai,illu dendomi che forse l'esempio o qualche piccola battuta,possa servire a qualcosa,ma sembra che tutti abbiano i paraocchi,
avanti a muso duro,addirittur a con un'Ariete,pur di non vedere oltre..
Il tuo blog,come altri che si interessano di crescita personale e dintorni,sono quasi deserti,mentre siti porno,di giochi on.line,ed altri di sollazzo generale,
spuntano fuori come funghi,piu' c'e' n'e',meglio e'!
E allora,io mi e vi chiedo,se viviamo inconsapevoli,c ome facciamo a sapere,a conoscere,colle ttivamente,che si puo' vivere meglio? chi ce lo insegna? come facciamo a farne,fin da piccoli,un modello di vita vero al posto di quello attuale?Caro Dadrim,la vedo dura,come vai a spiegare ad un povero disgraziato con figli e moglie,disoccup ato,che la Vita e' ben altro e oltre,in quel momento come minimo ti mandera' a quel paese,lui vuole solo il Pane,il lavoro,al resto,se c'e',forse ci pensera' dopo..perche',p er lui,adesso, questa e' la vita,di merda,si,ma con la pace interiore non ci fai un pranzo..cosi mi hanno risposto..Almen o che uno non ci nasca,ci conviva,col silenzio e la consapevolezza, ma cosi non e',e quindi e' in e con questa realta' che bisogna vivere,in questo mare di fragilita' ed incertezze bisogna saper nuotare per non farsi mangiare dagli squali.Io non sto certo qui' ad annoiarvi per dirvi quello che faccio ed ho fatto,ma posso assicurarvi che non e' facile,tutt'alr to,sono tante le cosa da considerare:da dove si parte,con quanto bagaglio lo si fa,il contesto emotivo e sociale,quel preciso momento in cui ti rendi conto,dopo tanta ricerca,che l'unico modo di vivere
e' quello che mano mano vai scoprendo e ti senti andare sempre piu' dentro,in fondo,e ti chiedi:perche' non mi hanno insegnato tutte queste cose su me stessa?Come facevo a saperle io da sola? Se l'avessi capito molto prima sarebbe stato meglio.Ma ho sempre bisogno di sapere, di capirmi,in tante cose ho difficolta',tu Dadrim,dici:che noi stessi siamo nostri Maestri,ma io credo di aver bisogno di una guida,ancora,
e tutti gli altri,come fanno?
Buone feste,
Anime Erranti..
# Dadrim 2011-12-22 12:20
Ciao Tranchi! Si, si può essere, ma la mia ricerca non la porto avanti per aiutare gli altri, ma per godermela io, poi se capita che qualcuno voglia fare quattro salti assieme bene, altrimenti pazienza. Io non ci trovo nulla di interessante nel tenere la testa ficcata fra inutili pensieri e bagarre quotidiane. Con un pezzo di pane e un bel cielo vivo benissimo, meglio di caviale e Mercedes. Questo vale per me, chi segue altre vie non mi infastidisce più di tanto. Certo, a volte quattro parolacce a certi personaggi gliele mollo volentieri, altri quattro o cinque personaggi che ricoprono posizioni fondametali per il bene e la crescita collettiva li piglierei a calci in culo, ma poi quando torno fra me e me, lascio queste cose al loro momento, al loro senso.
Una citazione che amo infinitamente e che riassume tutto il mio pensiero sull'aiutare gli altri:

"Quando ero giovane e libero e la mia immaginazione non aveva limiti,sognavo di cambiare il mondo. Come divenni più grande e più saggio, scoprii che il mondo non avrebbe potuto essere cambiato, così ridussi la mia visione e decisi di cambiare solo il mio paese, ma anche questo sembrava essere inamovibile.
Come crebbi, al crepuscolo della mia vita, in un ultimo disperato tentativo, decisi di cambiare solo la mia famiglia, quelli più vicino a me. Ma anche questi non volevano niente di tutto ciò. E ora, che sono legato al mio letto di morte, capisco che se solo avessi cambiato per primo me stesso, forse, con l'esempio, avrei potuto cambiare la mia famiglia. Dalla loro ispirazione e con il loro incoraggiamento avrei quindi potuto cambiare in meglio il mio paese. E chi lo sa, avrei potuto forse cambiare il mondo".
(dalla tomba di un Vescovo dell'Abbazia di Westminster)

Cara Tranchi, il punto per me è volere il cambiamento per se stessi e goderselo fino in fondo. Poi lo condivideremo in due, tre, quattro gatti? Bello!, va bene, che male c'è? :lol:
# adelaide 2011-12-22 13:11
Mio caro, la citazione che tu riporti la scrissi gia' io in risposta a Nino in un commento di una o due settimane fa!e che condivido appieno.
Ma leggi che Grazia in questa;
In un villaggio poverissimo la furia del Mare aveva raso al suolo la catapecchia di un Vecchio e famiglia.
Al suo flemmo agire e impertubabile calma,la famiglia gli chiese perche' fosse cosi' sereno,e lui:
Be',almeno adesso,la notte abbiamo un panorama
celeste che prima non si godeva!!
Cio' che io volevo intendere e' che una persona,deve essere "calata" in una certa visione della Vita,cosicche' tutto diviene leggero,compren sibile,superabi le,distaccato. Non si puo' averla d'improvviso o al bisogno,ecco perche' la gente bestemmia,maled ice,e si perde nell'affrontare i vari disagi del vivere quotidiano.
Perche' non sa di avere se Stesso,Patrimon io di inestimabile valore e potenzialita',m ai preso in considerazione, mai usato,mai sfruttato,inver o mai saputo che un Seme e' dentro di Lui,e chiede solo di crescere,di esprimersi,di venire alla Luce.
Perche',mi chiedo,non ce ne rendiamo conto?
Perche' non lo sappiamo?Prima?
perche' non veniamo preparati e a conoscenza di possedere un Tesoro di tale portata?
E,sopratutto Chi ce le dice Queste cose?
Ciao,
Lupo Solitario
# Vanna 2011-12-22 22:37
Però che gioia condividere, peccato che sono poche le persone che comprendono, ma è chiaro che se non si ha esperienza non si può, e nessuno come dice Adelaide ce lo ha insegnato, evidentemente c'è quella parte di destino dove è scritto quando dobbiamo iniziare e capire da soli cosa fare o non fare.
Tanti Auguri a TUTTI
# paula maria 2011-12-23 07:19
Cara Adelaide, la ricerca della spiritualità (scrivo da un computer che non sa scrivere in italiano, chiedo scusa),della perfezione dellospirito, del senso reale della parola, tutte le ricerche in generale, filosofiche, metafisiche dialettiche non hanno mai avuto nessun legame con la vita materiale. Una crisi economica, come questa che abbiamo noi oggi, arriva nella storia, ad ogni quattro, cinque decenni, forse nelle diverse forme, e con diversi tempi. Almeno, non hanno mai avuto un legame matematico, direttamente proporzionale: la crescita economica e lo sviluppo spirituale.
" Lo spirituale "ha avuto un grande sviluppo nel originalità e nella purezza, forse più intensa, proprio nei periodi quando la gente si confrontava con la fame.
Una crescita economica nel nostro periodo, non farebbe altro che intensificare, che sottolineare la caduta libera dello spirito umano.
Negli ultimi cinquanta anni, forse di più, e stata una mancanza di genialità nell’arte, nel pensiero, parlo del mondo occidentale. L’unico campo che ha conosciuto lo sviluppo , e stato quello tecnico. Se oggi, si desse cibo in abbondanza, nel mondo occidentale che noi pensiamo essere il mondo intero, comunque l'umanità non conoscerebbe nessun sviluppo. E vero che anche tenendolo nella fame, non succede niente di buono.
Da tutti tempi si sa che non devono "pensare" tutti. Mi riferisco al pensare come una ricerca. Da quando ho conosciuto Dadrim, ho capito benissimo, che lui non ha nessun impegno qui, lui non esiste come un maestro, forse lui non esiste, ( vediamo la sua foto, alcuni lo conoscono personalmente). Per me, lui esiste come un "fatto", e solo per l'esistenza del internet, che ci ha dato la possibilità di “toccarlo”.( Anche se io sento che sono conscia di lui da quando avevo tredici anni, che lui veniva al mondo! E lo cercavo, da tempo: scherzo, ma non tanto.)
Lui e solo una genialità (chiedo scusa Dadrim, ma non trovo un sinonimo, a me va bene dire cosi) ,una genialità che, paradossalmente , non l’abbiamo trovato a caso.
Ciò che lui fa qui, non e un lavoro per il nostro "miglioramento" (io voglio sempre peggiorare!), non è neanche il risultato della sua passione per scrivere , come dice lui stesso. E molto di più.
Almeno io la vedo cosi, giudicate solo me, esprimo quello che sento quando mi vedo davanti a lui : Dadrim e solo un fenomeno, non aleatorio-atemp orale, che arriva ogni tanto, nei diversi punti geografici, nella forma classica "d'incarnazione " che Universo spara al mondo, come pallottole "omicide-anti filosofiche", con intenzione di equilibramento.
Saremo tutti scemi se credessimo, che in una perfezione, così limpida dell'Universo, solo l'umanità ha un destino caotico.
Ho scritto tutto questo, solo per sottolineare ciò che penso io, che lui, Dadrim, di nuovo paradossalmente , non parla per il bene dell'uomo. Neanche per il suo male, certo.
Dadrim esiste al mondo come un "fatto", un fatto concretizzato. Lui diventa la nostra esperienza con l'Universo. E solo uno che fa dei danni per tenere aperta- per aprirla- una strada che porta a riprendere il legame naturale con noi stessi, che noi abbiamo dimenticato, già pochi giorni dopo la nostra nascita; lui è la nostra esperienza con il mondo universale.
Che lui conosca la strada è, di nuovo, una cosa certa, altrimenti tutti lo potevamo dimenticare dopo due giorni, ma dopo anni, ancora li stiamo vicino; e, che la strada ha dei pavimenti come: la consapevolezza, il distacco, la non dualità, e ancora tutto ciò che lui sa meglio, molto meglio di me, dire, per me e una cosa più sicura, di come sono sicura che esisto.
# paula maria 2011-12-23 07:23
il mi messaggio e stato lunghissimo, non riuscivo a dire quanto calore mi dai, cara Adelaide, e che sono sicura, che un "perssonaggio" molto adatto a fare delle cose buone per la terra sei tu, proprio la concretezza del bene. Un grande baccio, e un auguri, dal lontano , ma sempre con l'anima in Italia. Auguri a tutti.
# adelaide 2011-12-23 11:53
Cara Paula buongiorno,mi fai sentire strana e commossa,sei sicura di parlare di me?Proprio di me?
Ti prego,no e' il caso,non sono all'altezza,il mio bagaglio "vitae" non e' certo dei migliori,ed il cammino che ho intrapreso da qualche anno non ha mete ne traguardi.nient e voglio raggiungere,o aspirare,ne' di materiale, ne' di spirituale,ed anche se sono una sognatrice,poet ica ed ispirata,come dice Dadrim,ed e' vero,ho ancora tanto da fare,cerco,se possibile,di mantenere un mio centro,
e Dadrim e' arrivato a me,come un Angelo Guida,proprio in quei momenti di maggiore presa di coscienza,di disagio,di dubbi e fragilita' tipiche di quando ci si sente che qualcosa sta cambiando,che non ti ritrovi piu' nelle vesti e nella dimensione,soci ale e materiale fin'ora vissute.Dadrim mi e' stato,e lo sara',finche' vorra',fondamen tale,e sono d'accordo con te quando dici che lui e' un "fatto",o forse volevi dire un "ponte" tra noi e l'Altro,un altro e piu' nostro e vero modo di vivere.Non so se lui potrebbe essere uno di quei bambini Indaco,o Paradiso,che ce ne importa,ora lui e' qui,in questo tempo e questo spazio,ed io sono felice,perche' mi basta solo pensarlo per star meglio..e so che sara' cosi sempre,ormai,ne l mio cuore,qualcosa di lui e' diventato me. Quest'alchemia ci sara qualunque strada o lontananza ci dividera' o avvicinera.Mi sento molto arricchita,e,al contrario di Dadrim,mi sento molto attratta e appassionata dalle terapie energetiche,nel senso che vedo l'uomo assolutamente imprenscindibil e dalla sua Divinita',
siamo carne e Spirito,siamo sangue e Luce Emergente,siamo Terra e Cosmo insieme,ognuno di noi e' un oleogramma di tutto cio' che e',che e' sempre stato e sempre sara'.Siamo fatti di tutti gli elementi di cui e' composto l'Universo,siam o Pulsazione Divina,e pulsiamo all'unisono con il Tutto!Questa e' la mia visione,ma senza fanatismo.
Ho studiato 2 anni,ed ho appena conseguito il diploma di massaggiatrice olistica,e' solo una base di conoscenza del corpo umano,per continuare ed arricchire con terapie Energetiche,dif atti ho anche da poco il primo livello di Reiki,che tante gioie mi da nei riscontri positivi alle persone alla quali invio Luce ed Energia,ovviame nte io non faccio niente,non sono niente,mi presto,con Cuore puro e vuoto ad essere un Canale,un Ponte,per far fluire Energia nella persona,ma e' ella stessa che si "guarisce" da sola,guidando l'Energia la' dove il suo Cuore chiama..
Dadrim,mi e' stato fondamentale a farmi sentire ed essere distaccata dal fuori di me,a riuscire a non "portarmi a Casa" i disagi e le contrarieta' della vita quotidiana,ma espletarli al momento in cui li vivo,e lasciarli li' dove si sono consumati..
Altra cosa meravigliosa che Dadrim mi ha insegnato,e' quella del non giudizio,della non critica,
della non condanna,ognuno di noi Siamo e basta,senza appellativi,per che' tutti siamo utili a tutti,nel bene e nel male,nel confronto,nella condivisione,ne llo scambio,e perche' no, anche nella lite..c'e' sempre qualcosa da imparare,o da scartare,o prendere..Lo sai,Paula quanto mi e' migliorata la vita,ormai per me non esistono piu' Persone belle o brutte,o brave o cattive,ma Esseri da amare,sempre,in ogni caso o contesto,anche se le sento chiuse,amare,in cattivite,anzi, proprio queste persone hanno piu' bisogno di Amore,perche se ne sono allontanate, non faccio altro che inviargli un pensiero positivo,d'Amore,appunto.
Be', vado,Cara Paula,credevo tu fossi in Italia,ci si poteva incontrare,maga ri da Dadrim,e passare qualche ora di scambio..magari,chissa'..
Tanti Auguri a tutti
P.S.
Caro Dadrim,volevo dirti che il tuo ind. mail.non va bene,ieri ti ho inviato un'altra mail ed mi e' tornata ancora indietro..
# Dadrim 2011-12-23 12:18
Gentilissime amiche, vi ringrazio per i colori e le parole, ma rimaniamo il più possibile vicini alla terra.

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