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Spiritualità

Una roccia nel fiume della vita

ego nel fiume della vitaUna delle più grandi illusioni che genera la nostra mente è l’idea di continuità. La continuità della nostra identità è un semplice inganno che il pensiero gioca alla nostra coscienza per reggere l’impalcatura della percezione del divenire. Noi abbiamo una serie di idee su noi stessi e una serie di ricordi passati che sorreggono queste idee. Nella nostra infanzia le persone che ci circondavano ripetevano le idee che avevano nei nostri riguardi. Queste idee potevano essere positive o negative, ma poco importa, sempre idee erano e sono. “Quanto sei intelligente e sensibile piccolo mio”, “quanto sei tremendo e fastidioso”, “questo bambino è svogliato e capriccioso”, “questo è disciplinato e rispettoso”. Insegnanti, genitori, parenti, continuamente gettano le loro idee sui bambini, e queste idee lentamente si fissano nella memoria dei piccoli andando a formare l’immagine che essi avranno di loro stessi. La nostra identità è un "dono" di chi ci stava accanto durante gli anni dello sviluppo della mente. Se osserviamo attentamente come si sviluppa la psiche di un essere umano ci accorgiamo che è proprio attraverso il giudizio che la mente si definisce e cristallizza. Se un bambino non viene esposto a continue definizioni, la sua mente rimane in uno stato di apertura, di non definizione, pertanto rimane libera e capace di comprendere con maggiore sensibilità quel che accade, sia dentro che fuori. La continuità del nostro pensiero è data unicamente dalla fissazione di alcune idee che continuamente proiettiamo su di una vita che in realtà è in costante mutamento. È così che si uccide la meraviglia e la freschezza dell’esistenza e della nostra coscienza, soffocate da interpretazioni e sovrastrutture di personalità.

Non cambia nulla se i giudizi che da piccoli ci sono stati appiccicati erano positivi o negativi. Ogni giudizio è una limitazione del naturale flusso del nostro Essere che genera ottusità di pensiero e sentimento. Una barchetta di carta in un fiume scorre veloce verso il mare, ma quando trova un vortice di corrente viene travolta e affondata. Allo stesso modo, la nostra coscienza corre veloce nel fiume della vita se evitiamo di creare vortici di personalità attraverso l’identificazione con i giudizi che il “mondo” ci scaglia contro.

Io dico che ogni giudizio su di sé è menzognero e rovinoso, per il semplice motivo che va a paralizzare la capacità di comprendere della consapevolezza, che è il fondamento stesso della libertà e della gioia d’ogni essere umano!!

Avete mai osservato quanto soffrono tutti quei ragazzini cresciuti in un ambiente che continuamente gli ripeteva: tu sei il migliore, il più furbo, il più bello, il più questo o quello? Tutta la vita dovranno lottare per confermare continuamente questa idea di loro stessi che gli è stata data, ma considerando che ciò è impossibile, poiché ogni individuo è capace in certe cose ma non in altre, continueranno a lottare e soffrire siano al giorno in cui non vorranno fare i conti con le idee che gli sono state date e pertanto con la rigidità della loro mente.

Torno quindi a dire che la continuità, la staticità e l’ottusità del nostro pensiero è solo un inganno prodotto dalla sedimentazione della personalità che si è generata inconsapevolmente quando eravamo piccoli, e che continuamente manipola e deforma il presente, partendo da quelle idee fisse che la compongono.

Il bambino nasce privo di un’idea di sé, siamo noi che già infetti dal male dell’identità glielo trasmettiamo senza comprendere l’enorme danno che compiamo. Molti credono che senza una forte personalità, in questa società, si finisca per fare una brutta fine. Solo pochi comprendono invece quanta forza, libertà, genialità, creatività e bellezza nascano da un essere privo di sovrastrutture e che pertanto è in grado di rispondere in maniera sempre nuova e limpida alle situazioni della vita.

Quando la nostra consapevolezza scorre libera, lentamente inizia a straripare dalle rive del tempo e dello spazio, entrando così nella dimensione di quel mondo che si estende oltre le inferiate di quell’angusto spazio in cui noi ora viviamo. È solo grazie al dissolvimento delle rigidità del nostro pensiero che possiamo giungere a quell’esperienza che non è comunicabile ma unicamente esperibile, là dove morte, paura, odio e ignoranza non conoscono più ragione.

Cerchiamo di comprendere come la vita sia in realtà una continua “esplosione dell’Essere”, dove ogni momento accade completo in sé stesso, privo di collegamenti con il passato. Cosa ricordiamo di tutto ciò che abbiamo vissuto ieri, l’altro ieri, lo scorso anno? Poco, molto poco, quasi nulla.

La personalità è una roccia in mezzo al fiume della vita, e per noi, prima verrà il momento in cui ci getteremo alle spalle questa roccia, prima verrà il giorno in cui scopriremo cos'è la vita!

Pier

Tags: Riflessioni sulla vita

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Commenti   

# Angelidro 2009-03-09 15:44
Ciao Dadrim, Piacere di trovarti. Nello scorrere il tuo...posso chiamarlo post,dici : ... Cosa ricordiamo di tutto ciò che abbiamo vissuto ieri, l’altro ieri, lo scorso anno? Poco, molto poco, quasi nulla. Del nostro passato ricordiamo solo alcuni episodi significativi, che se vengono osservati con attenzione vediamo come la nostra mente tenda a modificarli a seconda del mutare del nostro modo di vedere la vita....Bisogna VEDERE LA VITA..!? Il modo di vedere la Vita muta a secondo di quei ricordi che una "mente pescante" modifica e che lasciata a se, crea squilibri tra ciò che credo che è, ciò che credono che è e ciò che E'.
Questo è il terzetto che crea quello che chiami rigidità. Questa rigidità può essere dissolta solo ed esclusiva-mente con la condivisione,ol trepassando insieme quelle rocce che dici, che a volte ti assicuro,
diventano massi.Per condividere bisogna essere in 2,diversamente diversa è...la VITA.
Grazie per avermi dato la possibilità di esprimermi e Buon Proseguimento
+1 # giùdallatorre 2009-06-03 02:00
e venne lei...
Sola al mondo e più un passato.
Era lì, tra le mie braccia, tenera e indifesa,
ed ebbi il privilegio di osservare quanto quella nuova Vita fosse in realtà una continua esplosione atomica dell’Essere, dove ogni momento accade completo in sé stesso, privo di collegamenti con il passato,
un passato che non c'era più, ma solo il futuro, e di questo io ne ero il responsabile.
Ma la mia coscienza scorre libera, e lentamente inizia a straripare dalle rive del tempo e dello spazio, travalicando le rigidità del nostro pensiero, e giunsi insieme a lei a quell’esperienz a che non è comunicabile ma unicamente esperibile, là dove morte del cuore, paura dell'abbandono, odio degli altri e ignoranza della Vita non conoscono più alcuna ragione.
io ti preso così com'eri..
e sempre ti amero' per come semplicemente Tu Sei
e non potrò mai essere ferito,
e farò sì che nulla ti potrà mai ferire,
perchè non dipenderà da nulla e nessuno che tu scenda mai a compromessi poiché non v’è nulla per cui senta che valga la pena di piegarsi all’altrui volere o giudizio.
Grazie Dadrim, e Buon Proseguimento

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