Gaza
Luca ha scritto: Caro amico Pier, sai quel che sta succedendo a Gaza, ti tieni informato (riferimento ai pesanti bombardamenti israeliani lungo la striscia di Gaza dell’estate 2014 dove morirono oltre 200 bambini palestinesi)? Mi piacerebbe sapere dov'è Dio in tutto ciò, hai ancora le tue belle parole di speranza e amore? Non voglio essere provocatorio ma tutto ciò è ripugnante!
Un saluto, nella speranza che tutto ciò finisca!
Pier ha risposto: Ciao Luca! Dov'è Dio? Dov'è l'uomo e la sua coscienza, questa è l'unica domanda che mi pongo. Gaza rappresenta la storia della paura umana che si perpetua senza sosta. Hamas attacca, il governo Israeliano risponde, poi il governo Israeliano colpisce e Hamas risponde, domani i ruoli si inverto nuovamente, in un girotondo senza via di uscita, senza un buono e un cattivo. Sarebbe troppo banale! Così è in Medio Oriente, così è in troppi altri luogo del mondo. Se proprio devo cercare Dio in tutta questa storia, lo posso scorgere negli occhi esterrefatti e terrorizzati dei bambini. Sono ancora sufficientemente innocenti da non riuscire a trovare un senso a tutto quel che gli accade, perché la verità è proprio questa: non v'è alcun senso.
Sino a quando troveremo un senso alle guerre, andremo unicamente ad alimentarle. È la mente distorta e parziale dell'adulto che inventa ragioni per difendersi e attaccare, generare divisioni là dove, in realtà, non ve ne sono. L’adulto condiziona e traumatizza il bambino, e la spirale di odio e paura continua. Se non è questo un peccato originale?! Come può essere la vita un fenomeno frammentato? I bambini questo lo capiscono, la maggior parte di noi adulti no! Come può esservi un Dio opposto ad un altro Dio? Se due popoli combattono nel nome di Dio, della libertà o della prosperità, mostrano unicamente di essersi persi fra gli idoli della mente, fra le creazioni immaginifiche del più sciocco e antico bisogno di appartenenza tribale. Ma credi sia unicamente un problema fra israeliani e palestinesi? Non ti pare che sia un fenomeno che tocca l’intera umanità, dalle violenze in famiglia, ai soprusi degli uomini nei confronti delle donne, alle lotte fra partiti e corporazioni, dal rapporto fra vicini di casa sino ai conflitti più evidenti e devastanti?
Dal mio punto di vista il problema sta nella coscienza di ognuno di noi, non in un luogo lontano. Per me, l'unico Dio che va rispettato è la vita. La vita non può essere ebrea, mussulmana, cristiana, tedesca, americana o quant'altro. La vita è viva in ognuno di noi, non ti pare? Qualcuno mi sa dire che differenza esiste fra le lacrime di un mussulmano e quelle di un ebreo, fra il loro respiro e battito del cuore? Qualcuno mi sa dire che differenza c'è fra il desidero di pace e amore di una famiglia musulmana rispetto ad una ebrea, cristiana, induista o atea? La vita, la coscienza, il dolore e la gioia sono gli stessi in ogni luogo del pianeta e in ogni volto di persona, cambiano le idee, le parole, i riti e le immagini di appartenenza, ed è proprio in nome di queste cose tremendamente superficiali che il corpo unitario della vita viene martoriato. È grazie alla frammentazione del pensiero che il desiderio di pace e prosperità comune ad ogni coscienza viene negato.
Ricordo un'intervista a Gino Strada, di molti anni fa, che mi colpì particolarmente. L'intervistatore chiese a Gino Strada: “Secondo lei si può fermare la guerra?” Strada: “Sì!” Intervistatore: “E come?” Strada: “Non facendola, non credendovi!” Intervistatore: “Non le sembra una risposta infantile?” Strada: “Non le sembrano folli le giustificazione e le menzogne che motivano le guerre? Se comprendiamo questo, le guerre non hanno più una base su cui poggiare e la mia risposta diviene l'unica risposta sensata”.
Questa è l'unica vera risposta possibile. Le guerre fanno unicamente gli interessi di piccoli e potenti gruppi politici ed economici. Questi gruppi non potrebbero fare nulla senza il silenzio delle grandi masse. Le masse vengono condizionate con campagne mediatiche di terrore e menzogne che si bevono come neonati che succhiano il biberon. Se sveliamo le menzogne avremo fermato la paura, e senza paura nessuna guerra è possibile. Ma qual è la menzogna principale? Per me la menzogna prima sta nell’idea che "l'altro", nella sua diversità, è pericoloso per la mia identità. Tale menzogna non finirà mai sino a quando non riconosceremo senza ombra di dubbio l'indivisibilità della vita. Pensiamo che eliminando l'altro vivremo liberi e sicuri, senza renderci conto che dall'esclusione e l'eliminazione di chi pensiamo diverso e pericoloso otteniamo unicamente la nostra morte. Quando il dialogo e il desiderio di comprensione e amore reciproco finiscono, muore la stessa natura umana. Pieni di ricchezze, potenti oltre ogni modo, totalmente sicuri nelle nostre certezze, possiamo esserlo solo nella solitudine più totale e nella sterilità del cuore più profonda.
Intorno a me vedo solo la vita, all'interno della quale gli uomini sono una delle sue infinite espressioni. Vi sono uomini consapevoli di appartenere allo stesso oceano di coscienza e uomini che si illudono di essere onde solitarie che lottano contro il vento per la loro sopravvivenza, questa è l'unica differenza, ma non è nulla più di un inganno della mente. Infatti, per quanto si possa credere di essere diversi e isolati, l'onda ricadrà inevitabilmente nell'oceano, con una peculiarità: vi ricadrà soffrendo e imprecando.
Se viviamo consapevoli di appartenere alla stessa vita spendiamo i pochi giorni che abbiamo portando un po’ di pace e unità là dove c'è conflitto e divisione, senza farci avvelenare il cuore dalle miserie dell'ignoranza e dell'egoismo umano, capaci di affrontare con amore e pazienza anche le prove più dure. Non v’è altra strada. Proviamoci!
Tags: Sofferenza, Riflessioni sulla guerra e il conflitto
Commenti
chi è più arrogante e grezzo dall'altro ? ..la risposta è l'altra parte di mondo che altrettanta arroganza finge di non capire d'esser parte fondante del conflitto.... a parlar male di Israele si incorre nell'ira sionista e si rischia di far la figura del razzista, a parlar male di Hamas si rischia d'esser condannato a morte in cambio di 7 vergini.. quindi meglio ignorare il problema e NON decidere nulla, quel che conta e vender loro le armi.. il "mercato" ne trae beneficio !
Nulla e' cambiato dagli albori dell'umanita',i nostri antenati temevano gli Dei,sacrificava no vergini,e vivevano nella paura,noi uomini moderni e civilizzati ci siamo votati a Dei piu' comprensivi e buoni,salvo poi usarli come capro espiatorio nelle scelleratezze umane.Ma mi chiedo io come,ma come si puo' credere che possano esistere degli Dei cosi parziali,ingius ti,che se la prendono con gli innocenti
e privilegiano i cattivi?Non ci rendiamo conto che c'e' qualcosa che non torna?Vorrei chiedere a Luca cosa intende quando parla di Dio, e perche' secondo lui avrebbe colpa o c'entra qualcosa nei nostri mali terreni.Pur volendo credere,e' scritto che ci ha dato il libero arbitrio,quindi perche' imprecarlo se non siamo capaci di amare,se abbiamo fatto della Sua Creazione un'aberrazione mentale?
Un caro saluto, Fabio..
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