Vorrei concludere queste ultime settimane con questo frammento di dialogo tratto dal libro “Sri Nisargadatta Maharaj, IO SONO QUELLO, tr. Sergio Trippodo, Roma, Astrolabio-Ubaldini Editore, 2001, p. 236”.

Visitatore: Per quanto osservi in profondità, trovo solo la mente. Quando dici "al di là della mente", le tue parole non mi dànno alcun indizio.

Maharaj: Finché osservi con la mente, non puoi oltrepassarla. Per andare oltre, devi distogliere lo sguardo dalla mente e dai suoi contenuti.

V: In quale direzione dovrei guardare?

M: Tutte le direzioni sono nella mente! Non ti sto chiedendo di guardare in una direzione particolare. Non devi far altro che distogliere lo sguardo da tutto ciò che accade nella tua mente e dirigerlo sull’ “io sono”, che non è una direzione ma la negazione di ogni direzione. Alla fine anche 1’ “Io sono” dovrà andarsene, perché non c'è bisogno di ribadire ciò che è evidente. Dirigere la mente sull’ “Io sono” serve solo a distoglierla da tutto il resto.

V: E tutto questo dove mi porterà?

M: Quando la mente è tenuta lontano dalle sue preoccupazioni, si calma. Se non disturbi questa quiete e ci rimani dentro, scopri che è pervasa da una luce e un amore che non hai mai conosciuto; eppure riconosci immediatamente che è la tua vera natura. Una volta che avrai vissuto questa esperienza, non sarai più lo stesso uomo. La mente indisciplinata potrà interrompere questo stato di quiete e cancellare la percezione che se ne è avuta. Ma la calma tornerà certamente, sempre che si tenti continuamente di mantenerla. E viene un giorno in cui tutti i legami si spezzano, le illusioni e gli attaccamenti finiscono, e la vita si concentra totalmente sul presente.

V: Che differenza fa?

M: La mente non esiste più. C'è solo amore in azione.

V: Come farò a riconoscere di aver raggiunto questo stato?

M: Non avrai più paura.

Sri Nisargadatta Maharaj

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