Contadini dell'anima
Haly ha scritto: Vi spiego io come stanno le cose! Non c'è nessuna quiete interiore. Decidiamo noi della nostra vita e non serve nemmeno che ci sforziamo tanto perché prima o poi moriremo tuttiiiiiii!!!!, con tutto ciò che abbiamo costruito. Puf! Svanirà tutto nel nulla, e le persone care che ci lasceremo dietro prenderanno ciò che era nostro, magari distruggendolo. Evviva la sincerità. Il mondo è una merda e bisogna imparare a conviverci diventando furbi, altrimenti veniamo schiacciati dalla società come insetti! E non c'è tempo di pensare a cose infungibili perché perdiamo solo tempo. Questa è la mia filosofia di vita e a quanto pare funziona alla grande.
Pier ha risposto: Se in vita abbiamo saputo creare e amare, non distruggere e odiare, in morte, le persone care che ci lasceremo dietro continueranno il nostro disegno con i loro colori e talenti. Per me il mondo è un campo dove alcune persone fanno da merda, altre da semi: grazie a ciò la vita continua a piantare e far sbocciare i suoi fiori. La persona completa, però, trova dentro di sé i campi, la merda e i semi. Da buon contadino dell'anima li utilizza poi nel modo migliore per creare un giardino stupendo. Per il momento mi pare che tu veda solo la merda degli altri e non la tua, così il tuo giardino interiore ne risente, poco fertile perché privo di concime. Attenta poi alle parole perché sono boomerang.
Tags: Riflessioni sulla vita
Commenti
E' troppo facile arrendersi, diventare acidi e vedere il male ovunque, è sempre colpa degli altri...
Supponiamo anche che il mondo sia veramente una "merda", ma perchè bisogna "conviverci"? Non sarebbe meglio per tutti quanti provare a migliorare questa società, invece di lamentarci sempre e non muovere un dito, addirttura incolpando gli altri!?
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