In attesa del tuo primo concerto
Paola ha scritto: Ciao Pier, sono entrata nel tuo blog per caso ed anch'io come tanti altri sono rimasta colpita dalle tue parole che danno una marcia in più per vivere. Ti scrivo perché da moltissimi anni vivo una situazione molto difficile. Ero una persona a cui la vita aveva dato tutto, ma improvvisamente ogni cosa mi è stata sottratta. Come è potuta accadere una cosa del genere? Sposata con un imprenditore, due figli, una famiglia invidiata da tutti e in particolare dalle famiglie di provenienza. E poi la catastrofe, l'indigenza più totale e per di più la fuga di tutte le persone care che facevano finta di non vedere quanto accadeva. Mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato tutto daccapo facendo i più disparati lavori con i miei figli a carico. Spesso con quel che guadagnavo non riuscivo nemmeno a fare la spesa. Infine è anche arrivata la separazione da mio marito. Insomma, il disastro più totale, mentre gli altri stavano a guardare: i miei genitori, i miei fratelli, gli amici.
La situazione oggi è ancora la stessa, mi sento sfiduciata, fallita, inutile e arrabbiata con chi non ha voluto capire molte cose e provare a dare un sostegno, la mia famiglia d'origine soprattutto. I miei genitori sono morti da poco ed ora devo combattere con i miei due fratelli per avere quello che mi spetta di diritto e che loro, in maniera amorale, non vogliono darmi. Ho una causa per la divisione dei beni dalla quale spero tanto che la ragione abbia il sopravvento sulla disonestà e possa vivere per quello che mi resta in maniera tranquilla. Mi sento molto sola e stanca, cerco di leggere, di tenermi aggiornata (sono laureata in Pedagogia e Lettere moderne) per dare ancora un senso alla mia vita, anche se mi chiedo quale visto che non sono riuscita a trovare un lavoro decente e dare delle risposte decenti ai miei figli in merito a quel che è successo. La fede mi ha sostenuta in tutti questi anni, ma ora comincio a vacillare. Spero che una tua condivisione mi possa aiutare a vedere in modo differente ciò che per ora mi appare solo come un totale disastro, che mi possa dare la speranza per andare avanti. Grazie!
Pier ha risposto: Cara Paola, del difficile momento che stai attraversando puoi farne due cose: trasformarlo nella svolta della tua esistenza o lasciare che divenga una pietra pesante sotto cui farti schiacciare. A te la scelta, perché una scelta v’è sempre! Confido che in te ci sia un sincero e totale desiderio di rottura con il passato altrimenti non si andrà molto lontano.
Mi chiedi: “Ero una persona a cui la vita aveva dato tutto, ma improvvisamente ogni cosa mi è stata sottratta. Come è potuta accadere una cosa del genere?” La vita non dà e non toglie mai nulla, siamo noi uomini ad aggiungere cose al valore intrinseco che hanno le nostre esistenze, spesso scordando che quel qualcosa ci può esser tolto in qualsiasi momento, mettendo così le basi per una sicura futura sofferenza. La vera vita è come l’aria per i nostri polmoni: una cosa sempre presente, silenziosa quanto essenziale. Questa “aria” è fatta dell’esser paghi di quel che si è e si fa giorno dopo giorno. La vera vita è fatta di “essere”, come prima cosa, e di “fare” come seconda, ma mai dall’avere. L’avere viene e va, e non dovremmo mai preoccuparcene troppo, altrimenti cadiamo nella dipendenza delle cose divenendo “cose” noi stessi.
Paola, cos’era quel “tutto” che credevi la vita ti avesse donato? Un ricco uomo, del denaro, una posizione sociale, una grande casa? Erano queste le cose di cui era composto quel “tutto” di cui parli? Probabilmente in questo “tutto” hai dimenticato completamente quell’unica cosa che non ti potrà mai abbandonare e tradire: il tuo Essere, quell’essenza “fatta” di libertà e amore. Il tuo Essere è pura aria per la tua mente e il tuo cuore, e quest’aria non potrai mai perderla. È però vero che a molti accade di perdersi fra i miraggi delle cose del mondo, trasformando la mente ed il cuore in deserti.
Abbiamo sradicato gli alberi della vera amicizia, prosciugato i fiumi dell’amore incondizionato, abbattuto gli elefanti della solidarietà per vendere “avorio”, abbiamo ucciso i leoni che correvano nel nostro cuore spaventati dai ruggiti dei sentimenti più profondi, abbiamo ucciso e imbalsamato le giocose e ridenti scimmiette che saltavano fra gli alberi della nostra fantasia perché la loro ilarità ci sembrava cosa troppo infantile. Ed ora, vagabondando in questo desolante deserto, veniamo colti da allucinazioni, vittime delle nostre stesse proiezioni.
Smetti di rimpiangere quel che avevi e lascia che inizi ad affiorare quel che sei sempre stata, ma che non hai mai saputo o potuto vedere. La luce del nostro Essere può manifestarsi solo quando iniziamo a liberarci dal superfluo. Tu non lo hai fatto consapevolmente, non lo desideravi, ti è accaduto, ti è stato imposto. Bene, cogli l’occasione, cerca di comprendere che da questo male, se saprai guardare in una nuova direzione, potrà derivarti un grande bene. Ora sei libera da molte cose inutili e fasulle. Se il tuo matrimonio è finito, vorrà dire che qualcosa non andava. Se eri circondata da persone che, piuttosto d’esser felici per la tua vita “realizzata”, erano invidiose della tua condizione, bene, ora che non hai più nulla ti sei anche liberata dai falsi sorrisi, dalle frasi di rito e dalle amicizie opportuniste.
Infine mi chiedi di darti la speranza per poter andare avanti, ma non ho alcuna intenzione di darti altre vane speranze, l’unica cosa che vorrei è riuscire ad indirizzarti verso quel luogo, che esiste in te come in ogni altro individuo, dove ogni cosa prende il suo giusto valore poiché tu torni ad Essere. Le speranze non ci servono a nulla: è la realtà che ci trasforma!
Non voglio che tu viva sperando di riuscire ad uscire da questa situazione, vorrei che tu vedessi e sentissi con tutta te stessa la leggerezza e la bellezza che possono affiorare quando riusciamo a svuotare le nostre menti e i nostri cuori da ogni inutile peso. Se entri in contatto con questa dimensione interiore non chiederai più alcuna speranza, alcuna consolazione, ma passerai immediatamente all’azione, ad un fare nuovo e creativo radicato nell’Essere. Ma come puoi ora, così sfiduciata e arrabbiata con chi non ha voluto aiutarti, saltare fuori dalle sabbie mobili in cui ti trovi? La prima cosa che puoi fare è smettere di rimescolare il calderone del tuo passato. Ti senti fallita perché avevi una certa idea di come la tua vita sarebbe dovuta andare. Abbandona ogni idea e segui le anse e le profondità che il fiume della tua esistenza sta disegnando. Se noi non serbiamo alcuna idea rigida su come dovrebbero essere le cose, ma riversiamo tutte le nostre energie, con fiducia e coraggio, nel momento presente, in un domani molto vicino rimarremo stupiti dalle sorprese che la vita ci porterà.
Mi chiedo poi come tu possa pensare d’essere inutile? Inutile può divenirlo unicamente un oggetto. Sono gli oggetti che nascono per uno scopo e divengono inutili una volta assolto il loro compito, ma tu non sei un oggetto e non sei nata per uno scopo che possa esaurirsi nel tempo. Pensa poi ai tuoi figli: come puoi deluderli? I figli dai propri genitori desiderano amore e serenità. Ma se dovessero già esser caduti nelle logiche del denaro e del divenire, invertite la vostra rotta fin che siete in tempo, dona loro la ricchezza dei valori essenziali che questo duro periodo ti può offrire.
Spiega loro come non sia il denaro e il plauso della gente a poter dare la forza e la serenità d’animo, ma come solo un cuore e una mente limpidi e liberi da ogni cosa superflua possano attraversare le tempeste della vita.
Un abbraccio,
Pier
Tags: Ricerca della felicità, Aiuto psicologico
Commenti
allo stesso modo mi ha fatto riscoprire una cosa importante avevo smesso di "crescere" mi ero allontanata da parecchie cose che amavo, ne soffrivo senza capirlo,ho dovuto ricominciare da me stessa ancora non so dove mi porterà la strada intrapresa ma comunque sia mi sento libera da molte cose che non appartenevano al mio essere, è tutto difficile a volta mi sconforto, ma la vita è una fonte inesauribile di energia e sorprese.
Se ti va di chiaccherare scrivimi ne sarei felice DI TROVARE UN AMICA
credo di aver passato, più o meno, la tua stessa esperineza.
Una famiglia "perfetta", dei figli meravigliosi, un ottimo lavoro, la famiglia di mia moglie benestante e apparentemente fantastica... poi tutto d'un tratto la fine: un vero inferno. Lei che mi lascia per un altro, perdo il lavoro, perdo i figli, i miei genitori muoiono. Prima mio padre e poi mia madre, a distanza di pochi mesi... Eppure eccomi ancora qui...
Oggi le cose sono cambiate, vivo solo ma sereno!!! Ho pochi amici, la maggior parte li ho persi, ma quei pochi che sono rimasti sono proprio veri!!!! Non ho più nulla da pretendere, e per questo sento di non aver più nulla da perdere. All'inizio tutto ciò mi spaventava, mi faceva sentire a disagio, ma ora è tutto diverso. Sento d'aver trovato una sorta di equilibrio, di sano e solitario ritmo delle cose e delle relazioni. Ho una nuova compagna, i miei figli sono grandi e vanno per la loro strada senza rinfacciarmi niente. Chi lo avrebbe mai potuto solo immaginare qualche anno fa..
Abbi fiducia in te stessa e non smettere mai di credere in te, perchè è solo così che potrai trovare la vera forza e la vera serenità.
UN GRANDE ABBRACCIO,
E TANTO AFFETTO A TE E AL NOSTRO CARO AMICO DADRIM!!!!!
ti sono immensamente vicina, non puoi minimamente immaginare quoanto ti capisca!!!
Un abbraccio grande quanto quel mondo con cui vorresti chiudere!!!!!! :kiss:
come sta andando?
Questa sera anche se non ti conosco ho deciso di pregare per te
Forza Paola, forza!!
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