• Dadrim Copertina Originale
  • Dadrim Copertina Originale2

Amore e relazioni

L'amore cura, l'analisi porta alla paralisi

Bambini che giocano in piazza a Gubbio

Conny ha scritto: Caro Pier, buongiorno, innanzitutto vorrei ringraziarti, è da tanto tempo che cercavo un blog come il tuo dove si possono condividere dubbi, domande e pensieri sulla nostra reale essenza. Volevo chiederti, in merito a quello che ci fa paura e ci turba, nel momento in cui si è consapevoli dell’emozione, in che modo posso lavorare su questi schemi emozionali per comprenderli e far sì che vengano definitivamente trasformati? Presumo che il comprendere non significhi l’analisi delle possibili cause. Ti chiedo questo perché tendo molto ad andare dentro di me per analizzare e studiare le cause e i motivi che potrebbero aver creato questi lati oscuri, spiacevoli e dolorosi, però mi rendo conto che non li risolvo, in verità quei lati continuano a riproporsi..., e in me c’è ne sono tantissimi ahimè... Sono incastrata! Serve “solo” esserne consapevoli, accogliere e comprendere per trasformare..., ma chi guarda, chi comprende, chi trasforma? La mia mente condizionata?

Pier ha risposto: Scrivi: “in merito a quello che ci fa paura e ci turba, nel momento in cui si è consapevoli dell’emozione, in che modo posso lavorare su questi schemi emozionali per comprenderli e far sì che vengano definitivamente trasformati?”

Perché vogliamo sempre lavorare sui nostri “schemi emozionali”, sui nostri pensieri? Perché li vogliamo eliminare, superare, non li sopportiamo, ci procurano disagio e dolore. Ma ciò che non vogliamo, ciò che respingiamo, ciò che definiamo sbagliato, proprio perché rifiutato in realtà non lo ascoltiamo e osserviamo veramente. Spaventati dalla paura lottiamo contro questa colmi di paura. Generiamo paura per la paura cadendo in un circolo vizioso. Se vediamo chiaramente questa impasse, se comprendiamo che più facciamo e ci opponiamo a ciò che ci “abita”, più soffriamo, apriamo le porte ad uno stato interiore inusuale. Una sorta di accettazione pregna di quiete e nuova energia capace di aprirci orizzonti mai pensati. Conny, tu, direttamente, non puoi fare nulla per liberarti, giacché in realtà la tua mente condizionata “è” quelle emozioni, quegli schemi condizionati, pertanto, come tale, non può fare nulla! E così passiamo al secondo aspetto…

 

 

 

Scrivi: “Presumo che il comprendere non significhi l’analisi delle possibili cause. Ti chiedo questo perché tendo molto ad andare dentro di me per analizzare e studiare…”.

Presumi bene! ANALISI significa PARALISI! “Comprendere”, per come l’abbiamo sempre inteso (almeno fra queste pagine), è un’azione diametralmente opposta dell’analizzare per capire intellettualmente. Comprendere è un’azione totale che potremmo definire come un agire dell’Essere quando questo non è più offuscato dalle inconcludenti iperbole dell’analisi, dell’elucubrare nel tentativo di scovare una causa. Causa, peraltro, che anche quando viene ipoteticamente individuata a nulla serve per renderci realmente liberi e rinnovati interiormente. “Comprendere”, nel suo significato più profondo, significa contenere in sé, abbracciare.

Ecco allora che per comprendere la paura e i nostri schemi emozionali dobbiamo abbracciarli, stringerli fra le nostre braccia come faremmo con un figlio sofferente e malato. Conny, interrompi la guerra fra la tua mente analitica e le tue emozioni. Comprendi che non puoi eliminare le tue emozioni negative. Quelle emozioni vengono da una parte di te che chiede amore e ascolto, conforto e rassicurazione. Amale! Se non lo fai tu chi lo farà? Quando ci approcciamo ai nostri dolorosi condizionamenti con amore e compassione ritrovati generiamo quella distanza necessaria per vederli chiaramente e curarli con le giuste azioni e riflessioni.

Scrivi ancora: “e in me c’è ne sono tantissimi ahimè... (di lati oscuri)”.

È l’analisi continua che ti fa apparire molteplici lati oscuri quando in realtà tutto affiora da un'unica condizione di “inosservanza”. Analizzare significa prendere qualcosa e dividerlo in tanti piccoli pezzi per capirlo. Comprendere significa avvicinarsi a qualcosa accogliendolo nella sua totalità, abbracciandolo, come dicevamo pocanzi. Se analizzi la tua oscurità questa si frantuma in mille ombre che corrono in ogni direzione. Se l’oscurità viene accolta, sentita e accettata, la illumini con la luce del tuo amore e semplicemente svanisce.

Infine scrivi: “…ma chi guarda, chi comprende, chi trasforma? La mia mente condizionata?”

Quando smetti di lottare e lasci che la tua consapevolezza percepisca le cose per ciò che sono l’equilibrio viene ristabilito. Per esempio: quando un bambino per gioco salta ripetutamente in un limpido torrente, le acque si fanno torbide, fango e detriti del fondale emergono in superficie e nulla più vi si può più riflettere. Quando il bambino smette di giocare chi riporta le acque alla quiete? Non accade tutto spontaneamente? Smetti di saltare nella tua mente, fra le tue emozioni, come un bimbo impaurito e agitato. La coscienza si acquieterà da sé.

Grazie a te per la condivisione!

Un abbraccio,

Pier

Tags: Ricerca della felicità, Aiuto psicologico

Per inserire i commenti vai a fondo pagina

PER INSERIRE COMMENTI DEVI ESSERE ISCRITTO.
TI RICORDIAMO CHE L'ISCRIZIONE E' GRATUITA!

Negozio

Libro, maglietta, CD musicali e altri pensieri per entrare sempre più nel mondo di Dadrim.

Canzoni

Ascolta le nostre canzoni: un viaggio nel mondo delle emozioni e del pensiero umano alla ricerca del significato ultimo delle cose.

Iscriviti

Iscrizione gratuita e illimitata permette l'inserimento di commenti e la ricezione newsletter.