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Educazione e figli

Educhiamo, non condizioniamo i nostri bambini!

Buona serata a tutti voi miei compagni in questo incredibile viaggio attraverso questo mondo e questo tempo. Oggi riflettiamo sulla differenza che sussiste tra educare e condizionare. "È raro, purtroppo, trovare genitori o educatori che sappiano realmente curare e far crescere le innate potenzialità dei più piccoli. Troppo spesso noi adulti agiamo come degli stampini, trasmettendo in modo macchinoso ai figli la nostra struttura caratteriale e intellettuale, i nostri stessi gusti, insomma lo “stampino” interiore da cui noi stessi non siamo stati capaci di liberarci." (Frammento tratto dal libro "Il virus benefico", paragrafo 5.2, Educare significa liberare.)

Per non condizionare i nostri bambini è sufficiente - si fa per dire - saper dialogare, saper motivare scelte, limiti e regole che diamo loro. Ma soprattutto, qualora non sapessimo motivare ragionevolmente o scoprissimo, proprio attraverso il dialogo, di essere in errore, dovremmo avere l'umiltà e l'intelligenza per tornare sui nostri passi.
Un bambino spesso è molto più abile di noi a scovare insensatezza, condizionamenti e comportamenti inutili o persino deleteri. Non dobbiamo temere di perdere il potere, di subire una rivolta casalinga con decapitazione dei regnanti. Solo un bambino libero di pensare, sentire e condividere liberamente il suo mondo interiore ama pienamente i suoi genitori.

Buona notte a tutti voi che avete un regno o che siete dei mimi. ??

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Tags: Equilibrio interiore, Problemi in famiglia

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Commenti   

# cristiana 2018-12-11 11:25
Ciao,
condivido pienamente!!
Compito tanto bello quanto arduo... soprattutto se non siamo stati capaci di liberare pienamente noi stessi!
# Pier 2018-12-11 17:30
Proprio così! Il pensiero comune ritiene che si sia capaci di educare o per "innata dote biologica" o perché si ha una laurea in psicologia, pedagogia o materie affini. Un po' come credere di saper guidare un aereo perché ci è stato regalato un jet o perché abbiamo letto un manuale di guida. È solo conoscendo se stessi e divenendo liberi tanto nella mente quanto nel cuore che si può accompagnare un bambino a crescere libero. E vorrei precisare che ho usato il verbo “accompagnare” e non “insegnare”.
Un caro saluto Cristiana!

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